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Lazio-Chievo 5-1, solo un po’ di residuo dalle vacanze

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Dopo esserci arrovellati il cervello, nel tentativo di capire il senso di far giocare la serie A a Natale e Capodanno, per poi mandarla in vacanza adesso, si ritorna a giocare.

Molti giocatori della Lazio si sono ritrovati alle Maldive, dove, in atolli grandi quanto un campo di calcio, ma senza quest’ultimo, è difficile mantenere uno status di allenamento da professionisti, necessario come non mai in questo momento particolare della squadra.
I timori di una perdita di concentrazione erano più che legittimi, è successo spesso che le soste facessero bene alle squadre che stavano andando male e viceversa. Timori suffragati anche dal fatto che il Chievo si è allenato ben tre giorni in più della Lazio, e tutti sappiamo quanto il sole del mare stanchi il fisico anche senza fare granchè.
In effetti sul 2-1, in particolare i primi venti minuti del secondo tempo, la Lazio ha sofferto il ritorno del Chievo, ma, da grande squadra quale è in questo momento, è riuscita a tamponare e ripartire riuscendo a segnare altri tre gol.

Veniamo alla cronaca, che nelle ultime partite sta diventando piuttosto lunga, visto il numero di gol che la Lazio segna e che attualmente la proiettano in cima alla classifica dei gol segnati.

Si inizia e dopo pochi minuti Immobile chiede il cambio per una fitta alla coscia, poi ci ripensa e chiede al mister Inzaghi di aspettare. Dopo un paio di palle gol create da Milinković e Marušić, la Lazio passa in vantaggio al 23’ con Luis Alberto, che raccoglie una giocata di Marušić sulla destra, calcia di prima e insacca, complice una deviazione di un difensore. 1-0.
Passano soltanto due minuti e il Chievo pareggia con Pucciarelli, che, sfruttando due errori in contemporanea di Wallace e Bastos, stoppa e calcia al volo. 1-1.

Ma la Lazio si riporta sul 2-1 al 32’ con un tiro improvviso di Milinković dal limite, talmente imprevedibile da sorprendere tutti, giocatori e spettatori.

Immobile non ce la fa e viene sostituito al 34’, sperando di non doversi pentire di non essere uscito prima. Al suo posto Felipe Anderson. Prima del riposo l’arbitro fischia un rigore per il Chievo, poi annullato dal consulto con la VAR, per la prima volta a favore della Lazio.
Le squadre ritornano in campo e per venti minuti buoni, dicevamo, la Lazio paga forse un po’ lo strascico delle vacanze, e il Chievo tenta di approfittare del calo della squadra avversaria al 48’ con Pucciarelli (sempre lui), che tira dal limite con Strakosha che devia in calcio d’angolo. Poi ancora il Chievo al 52’ con Stepinski che non riesce a sfruttare un clamoroso errore di Wallace in disimpegno. La Lazio regge l’urto dell’inizio ripresa della squadra di Maran. Al 67’ si ripropone in avanti con Lukaku, subentrato all’ammonito Lulić, sul quale salva Bani in recupero.

Ma al 68’ lo splendido gol al volo in area di Milinković, su servizio perfetto di Leiva, porta la Lazio sul 3-1, realizzando la sua prima doppietta da calciatore biancoceleste.

Il quale Milinković sfiora la tripletta al 75’ con un tiro a giro dal limite. Un minuto dopo esce nell’ovazione generale sostituito da Nani.
Quest’ultimo dimostra subito una buonissima condizione fisica, entrando in partita con una determinazione feroce, manifestata soprattutto nella protezione del pallone.
La sua tecnica e la sua determinazione gli consentono all’83’ di effettuare un assist in area per Bastos, nell’occasione in posizione da centravanti, che realizza il 4-1 complice una deviazione. Quattro minuti dopo, all’87’, sempre Nani realizza uno spettacolare gol da fuori area, raccogliendo un passaggio di Lukaku, che aveva seminato il panico tra gli avversari in una delle sue incursioni. 5-1 e risultato finale.

 

Valter Laurenti

Spal-Lazio

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