Home Cultura/Spettacolo Lady Macbeth incanta il pubblico al Globe Theatre di Roma

Lady Macbeth incanta il pubblico al Globe Theatre di Roma

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Macbeth è una delle tragedie più famose scritte da Shakespeare, portata in scena e tradotta per noi da Daniele di Salvo che trasporta lo spettatore nei meandri più cupi dell’animo umano

La Scozia, le sue distese di prati verdi, la sua vegetazione primitiva e accecante. La nebbia e la pioggerellina fanno sentire il piacere della natura, mentre la mente è attiva, progetta, programma, pensa ed elabora attingendo dai lati più oscuri. Questa è l’ambientazione dove si consuma la tragedia.

La scena si apre con una battaglia, la lotta tra avversari, Macdonwald e i generali di re Duncan: Macbeth e Banquo. Ne escono vittoriosi ed è qui che incontrano sul loro cammino le tre streghe che predicono loro il futuro.

Esse escono da botole nel palcoscenico, la nebbia accentua l’atmosfera magica, le calze sul volto e le voci acute creano la tensione giusta, il pubblico vibra incantato dalle parole.

Macbeth e le tre streghe
Macbeth e le tre streghe

L’atmosfera che cupa si protrae lungo tutte e tre le ore, è la costante, come una musica di fondo.

Nella tragedia i due protagonisti Macbeth (Giacinto Palmarini) e Lady Macbeth (Melania Giglio) danzano nell’oscurità accompagnanti dalle tre sorelle, le streghe (Giulia Galiani, Francesca Maria e Silvia Pietta).

L’interpretazione di Melania Giglio non smette mai di stupirci, è a volte brutale, accattivante, sexy e folle nello stesso momento.

Fa paura, la voce tremante di ambizione o di dolore fa distogliere lo sguardo, è reale, è lei Lady Macbeth, incarnata sul palcoscenico del Globe Theatre.

Giacinto Palmarini si avvolge totalmente alla personalità di Lady Macbeth.

Lui è seducente, all’inizio forte, sicuro, ma diventa via via più turbato, i sensi di colpa lo tormentano e non resiste più alla fredda lucidità della compagna.

Note di regia:

“Vorrei che questo lavoro avesse le caratteristiche dell’allucinazione, dell’incubo, della “fiaba marcita”: il registro onirico è fondamentale nel testo ed è necessario costruire una realtà scenica regolata dalle leggi del sogno e del sonno.

Nella notte tutto può accadere. Si imboccano vie sconosciute, si frequentano esseri ambigui, si può essere circuiti da strani animali, creature “manganelliane” sconosciute ai più ed è facilissimo ritrovarsi in situazioni illogiche ed impossibili.

Vorrei che l’atmosfera fosse quella di un film di David Lynch. La stessa densità di immaginario: le vie colme di nebbia, le case abbandonate e dimenticate, le ombre affamate di potere, i suoni ambigui ed inquietanti. Macbeth è una storia di lotte di potere tra élite. Il corporativismo, la massoneria, il familismo, le lotte per l’assegnazione delle cariche pubbliche sono all’ordine del giorno. Il tema del testo è dunque fortemente politico”

 

Un accenno alla trama è d’obbligo: Macbeth in ritorno dalla battaglia insieme a Banquo, suo amico, incontra tre streghe che annunciano l’avvenire: Macbeth diventerà signore di Cawdor e Banquo progenitore di una stirpe di re. Macbeth scrive una lettera alla sua Lady annunciandole la profezia. Lei perfida e ambiziosa progetta subito di uccidere il re coinvolgendo il marito. Sofferto il peso che i due si porteranno dietro durante tutta la tragedia, dagli omicidi che saranno costretti ad eseguire per mantenere il potere, al senso di colpa che attanaglierà Macbeth torturandolo con le visioni dell’amico. Entrambi avranno una morte dolorosa e sofferta e le profezie delle tre streghe si avvereranno.

Macbeth, vittima del suo stesso lato oscuro ha un alter ego formidabile: Lady Macbeth.

Lady Macbeth è una moderna donna di potere, nevrotica, bulimica, disinvolta, pronta a tutto pur di apparire. Votata al sacrificio di se stessa sull’altare del predominio politico, mantide religiosa pronta a divorare il suo maschio.

Compie dei veri e propri ricatti emotivi nei confronti del marito, spinge Macbeth a tramutarsi in assassino. I continui riferimenti  alla sua virilità, alla sua potenza fisica, lo rendono debole. Sprofonda nella più nera natura femminile e il suo potere su Macbeth si esplica attraverso il richiamo sessuale. Il sonnambulismo di Lady Macbeth è una geniale soluzione di Shakespeare che rende la figura di Lady ancora più ambigua ed inquietante.

“Macbeth” sarà al Silvano Toti Globe Theatre dal 15 settembre al 1 ottobre. Escluse le due date di lunedì 18 e 25 settembre in cui ritorna in scena lo spettacolo diretto da Loredana Scaramella “Playing Shakespeare”

Photo: Globe theatre, Giacinto Palmar

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