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Un tributo allo spirito europeo e al Sud America con Kian Soltani e i violoncelli di Santa Cecilia

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Kian Soltani portrait_credit Nikolaj Lund
Il primo concerto dell’anno della Stagione da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stato il 9 gennaio 2023, sul palco della Sala Sinopoli all’Auditorium Parco della Musica il giovane musicista persiano Kian Soltani ad accompagnarlo il soprano Giuliana Gianfaldoni e i violoncelli dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Kian Soltani@credit Juventino Mateo

Il concerto, suddiviso in due parti, ha visto nella prima un omaggio all’Europa a parte l’introduzione con una composizione Russa. La musica è iniziata con i musicisti in penombra, solo il senso dell’udito che faceva da protagonista nell’esecuzione di  To Thee We Sing op.27 n.6 di Pavel Chesnokov rielaborata dallo stesso Soltani.

A seguire il Concerto per due violoncelli in sol minore RV531 di Antonio Vivaldi in cui si riconosce il timbro dolce e quasi malinconico in alcuni intensi passaggi. Ed è subito dopo che Soltani prende il microfono per annunciare la sua gioia di essere a Roma e suonare con un grande violoncellista come Diego Romano ed eseguire Vivaldi insieme, poi come ha dichiarato Soltani “andando nel futuro” con una composizione di Carlo Alfredo Piatti “il Paganini del violoncello” nella Serenata in re maggiore per 2 violoncelli con la trascrizione e rielaborazione di Giovanni Sollima.

A seguire un altro grande della musica: Richard Strauss e qui subentra la voce meravigliosa del soprano Giuliana Gianfaldoni con l’interpretazione da Tre Lieder op.29 (la Passeggiata notturna) e n.3 Natchgang e da Sei Lieder aus Lotosblätter op.19 (Sciogli sul mio capo la tua nera chioma).

Per concludere un altro cellist italiano Giovanni Sollima in Viloncelles, Vibrez!. Qui Soltani fa vibrare l’ultima nota  fino all’ultimo secondo nel silenzio assordante della sala.

 

Kian Soltani @credit Juventino Mateo

La seconda parte del concerto è dedicata al Sud America e inizia con un brano di Carlos Gardel Por una Cabeza (un tango) sensualissimo e che fa sognare. Un omaggio alle quattro stagioni di Vivaldi che invece sono due come dichiara Soltani ironico nella presentazione dei brani di Astor Piazzolla dalle Quattro Stagioni di Buenos Aires in cui è splendido il passaggio degli archi che entrano a turno in una corale finale mentre i polpastrelli mantengono il ritmo “gitano” sulle casse armoniche dei violoncelli.

Prima di questo momento passionale con grande emozione l’esecuzione di un famoso brano di Burt Bacharach: South American Getaway colonna sonora del meraviglioso film “Butch Cassidy” del 1969 diretto da George Roy Hill con Robert Redfort e Paul Newman.

Preceduto da Heitor Villa-Lobos che scrisse la Bachianas Brasileiras n.5 W389 per soprano con otto violoncelli. Un tributo a Bach anche se non ha nulla dello stile del compositore.

Giuliana Gianfaldoni si commuove nell’ultimo acuto dell’Aria in la minore con gli applausi del pubblico incalzanti, si asciuga una lacrima, ed emoziona ancora di più con la purezza della sua voce.
Giuliana Gianfaldoni ®Barbara Rigon

Conclude l’emozionante serata una collezione di musica del folklore ungherese, indiano e una melodia del Bengala. Folks Off! è composta da James Barralet che, come ricorda anche l’artista, contiene una delle canzoni che è stata utilizzata per il videogame Tetris.

Insieme a Kian Soltani nel primo Concerto della Stagione da Camera hanno suonato i violoncellisti Diego Romano, Carlo Onori, Francesco Storino, Francesco Di Donna, Roberto Mansueto, Giacomo Menna e Sara gentile.