Home Musica Kazuki Yamada e l’Inno di Lode di Mendelssohn con l’Orchestra e Coro...

Kazuki Yamada e l’Inno di Lode di Mendelssohn con l’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

0
Kazuki Yamada
Tre le serate dedicate alla Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore op.52 “Lobgesang” di Felix Mendelssohn-Bartholdy dirette dal Maestro Kazuki Yamada il 25, 26, 27 novembre 2022. Ad accompagnarlo nell’Inno di Lode i soprani Masabane Cecilia Rangwansaha, Ann Hallenberg e il tenore Werner Güra con l’Orchestra e Coro di Santa Cecilia. Nella prima parte, l’esecuzione della Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore D 485 di Franz Schubert ha aperto il concerto

È sempre un’emozione incredibile andare nella splendida location dell’Auditorium Parco della Musica e ancora di più in una delle sale da concerto più grande d’Europa (2.774 posti): la Santa Cecilia in più arricchita da un ospite internazionale come il Maestro giapponese Kazuki Yamada con i suoi modi composti, posati ma passionali e la delicatezza e l’energia con cui accenna i movimenti all’orchestra piccola (più modesta numericamente, la sinfonia è stata composta per un pubblico ristretto, quasi “su misura”) per eseguire una delle opere giovanili di Schubert la Sinfonia n.5.

Schubert è stato un compositore prolifero, in realtà a soli diciannove anni nel 1816 aveva composto oltre quattrocento Leader, lui, timido, di famiglia modesta si esprimeva attraverso la sua arte, tra le sinfonie famosissime le ultime “La grande” e “L’incompiuta”. Il canto e la lode attraverso il canto è presente in tutta la musica di Schubert ed è proprio questo il collegamento tra la Sinfonia n.5 e la Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore op.52 di Felix Mendelssohn-Bartholdy interpretata magistralmente dai due soprani insieme al tenore ed eseguita nella seconda parte del concerto.

Il soprano Masabane Cecilia Rangwansaha

Emozionano il pubblico Rangwansaha vestita di un abito nero e Hallemberg in un bluette intenso, entrambe in lungo. Entrambe con la loro voce, conquistano il palco.

Hallenberg photo Örjan Jakobsson
Mentre il tenore Güra segue il Maestro Yamada che, con piccoli cenni, coordina e unisce intensamente tutti loro all’orchestra.
Werner Güra Photo Marie Capesius

Ma è nel duetto tra i due soprani che si raggiunge la massima sintonia ”Wohl dem, der seine Hoffnung setzt auf den Herrn!” “Beato lui che ripone la sua speranza nel Signore!”
E con il tenore  e la n.6 “Stricke des Todes” si esulta “ Ich will dich erleuchten! “Io voglio illuminarti!”.

La n.7 è trionfale in un’esultanza divina del coro (diretto da Piero Monti) a cui segue un corale “Non danket alle Gott mit Herzen” per poi concludere con un Alleluia lode al Signore. Indimenticabile. Un meraviglioso “Inno di lode”.

Roma, Auditorium Parco della Musica 10 06 2021
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore
Kazuki Yamada
violoncello
Luigi Piovano
Programma
Haydn
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Ianniello & Pasqualini