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Jim Dine l’artista dei cuori al Palazzo delle Esposizioni

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Jim Dine, Putney Winter Heart (Crazy Leon), 1971-1972. Musée d'art moderne et contemporain de Saint- Étienne Métropole © Y. Bresson/ MAMC+
La seconda mostra vista dalla nostra redazione dopo il lockdown è dedicata all’artista contemporaneo Jim Dine. Le sue opere sono presentate al Palazzo delle Esposizioni che ne ha prorogato la permanenza fino al 26 luglio 2020

La mostra curata da Daniela Lancioni è apprezzabile per la disposizione geniale delle opere, atte a creare nello spettatore, anche meno preparato, un’idea dell’evoluzione artistica di Jim Dine. Le opere sono disposte in ordine cronologico per dare il senso dello scorrere della vita dell’artista. Anche il parallelo, facilmente intuibile delle prime sculture a forma di testa, in prevalenza autoritratti, realizzate da Jim appena ventenne, paragonato a quelle invece realizzate in età matura, permettono un confronto evolutivo completo della sua arte.

L’immagine del cuore che è l’emblema più ripetitivo nelle opere dell’artista e che si manifesta ad un certo punto nella sua arte senza più abbandonarlo, può essere ammirata dal pubblico dalla sua nascita fino alla sua evoluzione, nell’enorme sala centrale del museo. Qui le pareti sono interamente ricoperte da incisioni raffiguranti i suoi cuori realizzati dal 1970 al 2018.

Al centro della sala troneggia l’opera “Sawhorse Piece”, 1968-1969 composta da alcuni detriti e polvere raccolti nello studio dell’artista con un quadro su cavalletti in legno.

Sembra di essere in un suo enorme laboratorio vivente.

Alle spalle di questa sala una parte della mostra è dedicata a Collodi: una “folla” di sculture raffiguranti Pinocchio conclude il percorso, tutte create nell’arco temporale tra il  2004 e il 2013.

Un’occasione unica, per il pubblico, quella di vedere, molte delle opere di Dine raggruppate tutte insieme negli ampi spazi del Palazzo delle Esposizioni che, grazie alla loro maestosità, si addicono perfettamente alla grandezza delle opere di Jim, che si possono apprezzare così nella loro interezza e una a fianco all’altra.

Non potrete che amare Jim Dine se non lo conoscete e se già lo apprezzate vi perderete tra le sale sentendovi sempre non abbastanza soddisfatti e con il desiderio di tornare a  vedere opere provenienti da collezioni private, dal Musée national d’art moderne– Centre Poumpidou, Paris; dalla Galleria d’Arte Moderna di Venezia; della Collezione Agnes & Frits Becht, Nederland; e dalla Richard Gray Gallery.

Le opere di Jim Dine saranno esposte al Palazzo delle Esposizioni fino al 26 luglio 2020.