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Grazia Scuccimarra in “ Sono una donna lacero confusa” al Teatro degli Audaci, fino al 25 Febbraio

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Al Teatro degli Audaci Grazia Scuccimarra presenta il suo nuovo lavoro, un monologo satirico dal titolo “Sono una donna lacero confusa” dal 1 al 25 Febbraio

Con l’ironia che la contraddistingue mette in scena i paradossi della vita moderna, in cui tutti possiamo riconoscerci.

Svela le contraddizioni del nostro essere e del nostro voler apparire a tutti i costi, con ogni mezzo a nostra disposizione sempre e comunque, pur di esserci e in bella presenza.

Una donna lacero confusa è sempre più confusa, fino a perdersi tutto persino la preziosissima agenda prima di venire ricoverata in una casa di riposo “Villa Serena”.

Una donna in preda al panico per il tempo che passa inesorabile. Per gli uomini che non cambiano mai. Per la vita sempre più frenetica che la attanaglia tra figli lavoro e casa.

È un monologo scritto interamente da lei, che non annoia mai e, che coinvolge il pubblico con battute, sketch e domande dirette che mirano a confermare le sue teorie satiriche e autoironiche sul controverso modo di vivere messo in atto dall’uomo per sopravvivere a sé stesso.

La Scenografia è minimalista, una panchina con un fantoccio femminile e, dall’altro lato una valigia a terra con all’interno un centrino.

Lo spettacolo si articola seguendo un filo logico che mette in evidenza la paradossalità di situazioni umane odierne che, portate allo stremo sfociano nel grottesco.

Partendo dall’ignoranza dei ragazzi di oggi che non sanno usare neanche un congiuntivo e scambiano la Sacra Sindone con il Che, fino alla donna delle pulizie polacca, che per mestiere fa l’onesta e non ruba.

Pertanto, la padrona di casa, Grazia appunto, è costretta a salvaguardare quella fortuna (di aver assunto una persona onesta), facendo lei stessa i lavori più pesanti preoccupandosi oltre modo di non affaticare la donna delle pulizie lasciandola a riposo sul divano con le gambe stese.

Scuccimarra affronta anche temi importanti, come la crisi della famiglia italiana che non ha più un albero genealogico ma si è allargata a tal punto da avere anche un boschetto, a causa dei ripetuti matrimoni.

Ma anche il mondo del lavoro.

Il suo consiglio per risolvere il problema della disoccupazione è di fare uno stage di alcuni mesi in Romania, in modo da acquisire l’accento, per poi rientrare in Italia e fare la badante. Consiglio che dà perfino alla giovane nipote.

Sul sesso in età avanzata ironizza mettendo in luce i problemi tipici della vecchiaia. La mancanza di complicità con un marito, il suo, ormai dedito alle amanti e poco incline al rapporto con sua moglie. “Una volta ci capivamo solo con lo sguardo, poi è scesa la cataratta”.

Grazia Scuccimarra ci regala due ore di spensieratezza ma anche di riflessioni profonde sulla pseudo realtà che stiamo vivendo.  In un momento in cui fare satira è difficilissimo perché già tutto della realtà è stato svelato, lei riesce ancora a farci sorridere (amaramente anche) su noi stessi.

Carla D’Aronzo

Teatro degli Audaci

“Tutti al letto” la commedia al Teatro degli Audaci

 

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