Home Viaggi Giorgia e Stefano non si fermano mai, nuovi orizzonti. Ventiseiesimo capitolo

Giorgia e Stefano non si fermano mai, nuovi orizzonti. Ventiseiesimo capitolo

0
Buongiorno a tutti quanti, vi ricordate dove ero rimasta? Vi raccontavo di come fosse diventato, quasi come fosse un secondo lavoro la ricerca delle forniture casalinghe.

Abbiamo avuto davvero fortuna nel trovare molte delle cose di seconda mano, in ottime condizioni.

Pensate che una donna, per fortuna nostra, aveva ricevuto una nuova macchina del caffè per il suo compleanno e così aveva messo in vendita la sua “vecchia” e noi ci siamo praticamente fiondati da lei riuscendo ad acquistarla ad un prezzo stracciato rispetto al valore sul mercato.

Devo dire che nonostante le varie difficoltà, in breve tempo siamo riusciti a sistemarci discretamente bene e a trovare persino un lavoro.

Le cose da raccontarvi sarebbero moltissime, ma il tempo mi è sfuggito e non mi sono resa minimamente conto di quanto fosse volato senza alcun controllo.

Già, perché, solo settimana scorsa vi ho lasciati a quando ci siamo trasferiti a Nelson.

Ora, però vi chiedo di fare un salto nel tempo insieme a me e di accompagnarmi a 4 mesi dopo dal nostro approdo nel sud della Nuova Zelanda.

Si, perché sono passati ormai 4 mesi dal mio primo giorno di lavoro all’hotel e tre mesi dall’impiego che ho trovato in una cucina di un bar proprio vicino a casa.

Mi sono ritrovata in un team bellissimo, non mi sono mai divertita così tanto. Questa vita non ci dispiaceva, ma nonostante la tranquillità e la fortuna trovata durante il nostro percorso, non ci potevamo ritenere completamente soddisfatti.

La Nuova Zelanda è un posto incantevole, in grado di regalarti momenti magici, e offre posti incantevoli.

Ci siamo divertiti moltissimo percorrendola praticamente tutta da cima al fondo, ma anche questa esperienza, come tutte le altre ci ha cambiati e ha fatto si che maturasse in noi qualcosa di grande.

Non abbiamo la certezza in tasca, non sappiamo ancora bene cosa faremo di noi, del nostro futuro e delle nostre capacità, ma viaggiare, per quanto ti arricchisce in moltissime cose.

Dal punto di vista lavorativo può comportare dei limiti, per come l’abbiamo vissuta noi, ovviamente.

Ogni volta che cambi destinazione, cambia non solo lo stile di vita, ma anche il lavoro e tutto il resto.

Ripartire da capo può essere eccitante come anche stressante e sempre una sfida nuova a cui non puoi sottrarti.

Cercare e trovare un lavoro nuovo, comporta, giustamente, un datore di lavoro nuovo, con i suoi ideali e visioni di vedere le cose.

Come ben sapete anche voi, costruire fiducia non è semplice, ci vuole tempo.

Una cosa al quanto preziosa, che vola senza nemmeno che tu te ne possa effettivamente nemmeno rendere conto, o forse ti illudi che non sia così.

Io mi ritengo una persona molto semplice in cui metto impegno in ogni cosa che faccio a prescindere da quale sia.

In passato, mi sono ritrovata a raccogliere frutta e verdura nei campi a pieni inverno con il freddo che ci congelava le mani.

Oppure ho lavorato in fabbriche di confezionamento dove il rumore dei macchinari ci impediva quasi di sentirci uno con l’altra.

Dico questo non per un vanto, anzi, ma per far capire bene il mio concetto.

Ho fatto esperienze di cui non mi vergogno e di cui ne vado fiera, perché nonostante riguardassero un impiego completamente diverso dalla mia professione di cuoca, l’ho fatto con il sorriso e la voglia di provare a fare qualcosa di diverso.

Esperienze, che forse, mi hanno insegnata ad apprezzare ancora di più le cose e ne sono contenta.

Ma ripartire ogni volta da capo, ritrovandosi a far la gavetta nonostante la nostra “esperienza” per quanto possa valere, a volte può essere demoralizzante.

Quando si lavora per altri bisogna sottostare, giustamente, alle loro regole, standard e modi di lavorare, che ti piaccia o no.

Mi chiedo, cosa ne è della creatività?

Soprattutto in un settore come il nostro, dove la creatività e l’amore è la base di tutto..

La cucina, ritengo possa essere un’arte, una magia, una combinazione di sapori dove chiunque può divertirsi creando qualcosa che piaccia e che possa piacere.

Quando però si lavora per altri, purtroppo, questa creatività può essere soffocata e questa situazione ci sta iniziando a stare stretta.

Purtroppo, non abbiamo la certezza in tasca, non sapremo cosa ne sarà del nostro futuro, ma fin quando non ci butteremo davvero, non potremo mai scoprirlo.

Perché non provarci?

Sono concetti che ho buttato giù, mi sono sentita di condividerli con voi, quasi con la speranza che non capiate le nostre intenzioni, forse, perché, siamo ancora confusi.

Per chiarirci le idee, prima di tornare a casa con nuovi progetti, pensiamo di farci una nuova vacanza.

Di cui però ve ne parlerò la prossima volta.

Le vacanze sono giunte al termine. Venticinquesimo capitolo