Home Viaggi Giorgia le api e il bagno naturista. Quattordicesimo capitolo

Giorgia le api e il bagno naturista. Quattordicesimo capitolo

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Ci siamo rimessi in pista finalmente, verso Napier city, presso la regione di HAWKE’S BAY, dopo l’inconveniente del van. Abbiamo trovato un bel parcheggio gratuito sul mare e ci siamo sistemati lì per la notte

La mattina seguente, come sempre, ci siamo alzati con il brutto tempo e quindi abbiamo deciso di fare una camminata a TE MATA PEAK 5. La camminata prevedeva la possibilità di percorrere cinque differenti tragitti e noi ne abbiamo scelto uno di 5.5 km.

Non era per nulla complicato, anzi si rivelò al quanto interessante.

C’era un vento che non avete idea, mancava poco per sentirmi volare e non riuscivo a sentire nemmeno la voce di Stefanino che stava camminando proprio davanti a me, talmente era forte il rumore del vento!

Fu davvero una giornata molto molto particolare e insolita ma, nonostante il tempo non fosse stato dei migliori, ne valse comunque la pena.

Al termine del tragitto andammo al HONEY FARM a ARATAKI ROAD, un negozio, dove non solo vendevano innumerevoli tipi di mieli di produzione propria, ma c’era persino chi ti spiegava il ciclo di vita dell’ape e di come viene fatto il miele.

Mettevano a disposizione persino alcuni assaggi. Non lo sapevo, ma erano completamente differenti uno dall’altro, in base al fiore impollinato.

Che vita interessante!

La giornata passò velocemente e la sera decidemmo di mangiare a casina, proseguendo con un bel film in televisione sotto le coperte calde calde.

L’ indomani andammo a vedere il Market, una volta arrivati lì, dopo 20 minuti spesi alla ricerca di un parcheggio, realizzammo quanto piccolo fosse, infatti offriva un paio di bancarelle che vendevano prodotti tipici del posto, e un paio di frutta e verdura.

Fortunatamente i prezzi erano davvero molto molto convenienti rispetti ai vari centri commerciali, e così prendemmo tutto quello che ci serviva.

Silky Oak Chocolate Co Ltd fabbrica del cioccolato fu la nostra successiva destinazione ed io ero così tanto curiosa di conoscere la sua storia e di provare i diversi tipi di cioccolatini. IO AMO IL CIOCCOLATO e voi? Se mi dite di no, beh ritenetevi senza speranze, perché con tutto il rispetto che ho per voi, non sareste normali!

Il cioccolato è vita, è felicità e pienezza.  

Purtroppo, le mie aspettative andarono oltre a quello che realmente trovai.

L’ingresso costava 8.5 dollari per vedere esposta la storia della fava di cacao e di come fare il cioccolato.

Molto interessante, anche se oggettivamente parlando, secondo mio gusto, avrebbero potuto rendere il percorso in po’ meno dettagliato e più divertente ed interattivo.

A fine del quale, però, girammo il loro piccolo negozio che offriva prodotti di cioccolateria da loro creati.

Essendo un po’ affamati, curiosi ed assetati, siamo andati al bar che si trovata proprio all’interno del complesso, sperando di risollevarci un po’ gli animi dopo il deludente tour fatto all’interno della fabbrica.

Ma non andò che peggio, infatti il menù non offriva assolutamente nulla di particolare.

Era semplicemente un bar comune davanti alla fabbrica.

Inoltre, il caffè che ordinammo era stato uno dei peggiori mai presi. Che peccato, non credete? Voi siete mai stati ad una fabbrica del cioccolato seria?

lasciammo Napier e la nostra successiva destinazione era WAIROA. 

Una piccola cittadina che offriva delle belle camminate nelle vicinanze e un lago rinomato sia per le sue bellezze che la possibilità di fare kayak.

Fortunatamente il tempo era soleggiato anche se un po’ freddino e così decidemmo di andare al lago WAIKAREMOANA, che da WAIROA sono circa 65 km.  Il tour era molto suggestivo ed i panorami attorno erano bellissimi.

Quando siamo arrivammo al lago rimanemmo senza parole da quanto era bello ed il sole che rifletteva sull’ acqua rendeva il paesaggio ancora più spettacolare.

Aver fatto kayaking al Lago di ed è stato incredibile, a parte quando una barca a massima velocità passò proprio vicino a noi creando onde  tsunami. Tanto è vero che mi spaventai che iniziai a mugugnare e a pregare alla mia dolce metà di tornare indietro alla riva.

Lui sono convinta fosse rimasto senza parole, ma gentiluomo che è non fece una piega ed iniziò a remare con me verso la riva.

lago WAIKAREMOANA
Questo mi diede la forza ed il coraggio di proseguire.

Stavamo passando una bella giornata, ma il clima era davvero molto rigido ed il vento era gelato, così dopo un po’ decidemmo di tornare e di trovare il modo per scaldarci.

Fortunatamente avemmo l’idea di accendere un fuocherello che ci avrebbe permesso di scaldarci un pochino. Dovevate vederci, convinti di riuscire ad accendere un falò.

Eppure, nonostante lo sforzo fatto e dopo averci provato e riprovato il risultato non fu che fumo e fumo.

Avremmo potuto affumicarci davvero qualcosa ed invece chi ne è uscito affumicato eravamo noi.

Non potevamo rimetterci in viaggio assaporando odore di lago misto fumo e così dopo aver preso coraggio ci siamo facemmo una doccetta all’aperto usando una bottiglia di 3 litri di acqua che avevamo preparato per emergenza.

Ovviamente, nel frattempo un signore in motocicletta venne a visitare il lago, vedendomi nuda. No Comment…. lascio a voi immaginare.

Situazioni al quanto imbarazzanti che non auguro assolutamente a nessuno. Vi è mai successo di vivere un’esperienza simile alla mia? Se sì, come e quando?

Ragazzi, starei qui le ore insieme a voi, ma purtroppo il dovere mi attende.

Vi auguro una bellissima settimana!

Ciao a tutti

Il van di Giorgia e Stefano si rome. Tredicesimo capitolo