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Foulard: storia e utilizzi di un accessorio senza tempo

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Foulard@pixabay
Il foulard è un accessorio che contribuisce da secoli non solo a completare vari look, ma anche a dare immediatamente un’idea della personalità di chi lo indossa.

La parola “foulard”, deriva dal termine foular, che indica un particolare processo di lavorazione volto a rendere il tessuto più resistente.

La moda di indossare foulard decorati con motivi fantasiosi risale all’industria legata alla produzione della seta di Lione, in Francia. Qui, già nel XVIII secolo, si producevano numerosi modelli che raffiguravano scene emblematiche o personaggi storici celebri, dando vita a dei veri e propri quadri.

Per la realizzazione di questi che più che foulard erano delle opere d’arte, venivano ingaggiati alcuni tra i più importanti illustratori, che mettevano in questo modo, la propria conoscenza e il proprio talento al servizio della moda.

Il primo ad intuire la portata rivoluzionaria di questo concetto fu Hermés che, a partire dagli anni ’30 del ‘900, sdogana nell’universo dell’alta sartoria questo accessorio che racchiude in sé moda e arte.

Oltre all’utilizzo prettamente estetico, il foulard ha avuto nella storia anche una non poco importante utilità. Nel mondo militare, infatti, molti soldati lo utilizzavano come protezione, oppure per distinguere il grado cui appartenevano. Non dimentichiamo il celebre foulard che compare nei ritratti di Giuseppe Garibaldi!

Allo stesso modo, contadine e mondine adoperavano vari foulard per proteggere le loro teste e i campi dal sole.

In generale, nei secoli scorsi, spesso veniva utilizzato come simbolo per distinguere il rango sociale. In base a colore, materiale, e posizione si poteva facilmente capire a quale classe sociale o a quale famiglia appartenesse una determinata persona.

Come dicevamo, Hermés diventa, a partire dagli anni ’30, l’icona per eccellenza del foulard inteso come accessorio moderno tutt’ora in voga. Dopo di lui molti altre firme della haute couture hanno dato il loro contributo allo sviluppo di questo particolare capo.

Intorno agli anni ’50 e ’60 si diffonde la moda di indossarlo sul collo, abbinato spesso ad occhiali da diva, look che ricorda l’intramontabile Audrey Hepburn in “Vacanze romane” di William Wyler film cult del 1953.

Impossibile, poi, non associare il foulard alle pin-up, che erano solite indossarlo come accessorio per i capelli, molto simile alla più moderna bandana.

Ad oggi l’uso che si fa del foulard è, tranne alcuni casi, prettamente estetico. Possiamo dire che il modo di indossarlo è radicalmente cambiato sino a diventare accessorio glamour volto a dare quel tocco personale in più.

Oggi non è raro vedere il foulard usato come cintura, per ravvivare un jeans basic o un pantalone classico.

Oppure molte ragazze amano utilizzarlo per raccogliere i capelli lunghi, altre invece indossano cappelli di tendenza abbinandoli ad un foulard sulla chioma per proteggere i capelli.

Insomma, questo “piccolo” accessorio, letteralmente un grande fazzoletto, si presta a più occasioni e ha sicuramente la capacità di rafforzare la personalità di molti look. Perciò è bene averne sempre qualcuno nell’armadio da sfoggiare alla prima occasione utile!