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Emanuele Aloia pubblica domani il suo album d’esordio “Sindrome di Stendhal”

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"Sindrome di Stendhal" di Emanuele Aloia
“Sindrome di Stendhal” è il primo progetto discografico del cantautore, contenente 13 tracce interamente scritte e composte da Emanuele Aloia, affiancato da Steve Tarta, che ne ha curato anche la produzione

In contemporanea, sempre da domani in radio e su tutte le piattaforme digitali uscirà “Notte Stellata” il singolo e prima traccia dell’album.

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Arte che ricorre ogni 15 aprile, il cantautore ventiduenne Emanuele Aloia ha eseguito simbolicamente una sua canzone alla Galleria degli Uffizi, Romeo e Giulietta, nella sala che accoglie la celeberrima “Nascita di Venere” di Botticelli. Oltre all’esibizione, c’è stato un dialogo, sul tema dell’importanza dell’arte, tra il cantautore e il direttore del museo Eike Schmidt in diretta su TikTok.

Emanuele Aloia alla Galleria degli Uffizi a Firenze
La “Sindrome di Stendhal” è il suo primo album che, come ci racconta Aloia in conferenza stampa, pur avendo un filo conduttore legato ai diversi riferimenti artistici è molto vario dal punto di vista concettuale e sonoro.

Scritto in un anno e mezzo a parte la pubblicazione da indipendente dei brani  “Girasoli” che ha generato un numero importante di streaming e una canzone ancora più importante “Il  bacio di Klimt” quella che gli ha dato fiducia e gli ha fatto capire che poteva imporsi nel mondo musicale.

Mentre tra le canzoni che ama di più ci sono “Ipocrisia” e “Buongiorno principessa” scritte quattro, cinque anni fa ma che sono state inserite nell’album per la loro potenzialità musicale.

Aloia ha iniziato a scrivere a tredici anni, in seguito ha sviluppato un’identità melodica e concettuale sui testi molto personale. La caratteristica di inserire una citazione legata al mondo dell’arte o della filosofia è sempre stata presente nella sua musica come nel brano “(R)Estate a scuola” scritta al quarto anno di liceo in cui cita Platone o anche il brano “Oui oui” in cui cita Leopardi.

Torinese e da sempre appassionato di arte, cultura e musica, conosce tutti i musei della sua città e dichiara che tutta Torino è un museo a cielo aperto come, per esempio, piazza San Carlo, dimostrando ancora una volta la sua sensibilità artistica.