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Le opere di Robert Doisneau fino al 4 settembre a Roma al Museo dell’Ara Pacis

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Robert Doisneau- Museo dell'Ara Pacis , Roma fino al 4 settembre 2022
Oltre 130 stampe del celebre fotografo francese, tra cui “Il bacio – Le baiser de l’hôtel de Ville” che raffigura una coppia in un abbraccio intimo davanti al famoso hotel di Parigi, sono arrivate a Roma provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau di Montrouge. La retrospettiva è a cura di Gabriel Bauret 

Un percorso unico ed eccezionale, poter ammirare le opere di uno dei più famosi fotografi francesi, definito l’umanista, colui che fotografava partendo da un’idea e, realizzandola, mettendo in posa amici e figuranti. Il risultato: splendide fotografie che racchiudono un attimo unico, irripetibile e vero. Oggi alcune di esse sono esposte a Roma fino al 4 settembre.

Selezionate accuratamente da Gabriel Bauret le 130 stampe ai sali d’argento in bianco e nero a partire da “Le baiser de l’hôtel de Ville” che fu commissionata da “Life” negli anni ’50 quando gli americani volevano una foto che rappresentasse Parigi e la libertà di vivere, al punto di potersi baciare per strada davanti all’hotel de la Ville. La foto realizzata con due attori nasce dall’idea dell’artista è poi diventata un’icona e un simbolo.

Robert Doisneau- Le baiser de l’hôtel de ville, Paris 1950

“La photographie organisée è anche una ricerca personale, come dichiara il curatore Bauret in conferenza stampa, non è solo commissionare una messinscena con degli attori, a volte l’idea parte ad un bistrot da uno scambio tra  l’artista e gli amici des beaux-arts, come in Fox-terrier au Pont des Arts” Paris, 1953 in cui un pittore dipinge un nudo mentre la modella è completamente vestita solo per vedere la reazione dei passanti. Doisneau riesce a creare la sorpresa, a catturare le più intime reazioni umane.

“Fox terrier au pont des Arts”, Paris 1953
Sono molto importanti nell’arte dell’artista anche le relazioni tra lui e alcuni scrittori, in particolare risalta il legame con Jacques Prévert con cui vi era un’affinità spirituale particolarmente intensa al punto che quando Robert scattava delle foto gliele mostrava subito.

Le creava anche nello spirito di Jacques, ma non solo, Doisneau era sempre circondato da amici, scrittori, attori, tra cui Robert Giraud, Yves Caurbassière, Tati, Pierre Brasseur, Giacometti, Fernand Léger, Maurice Boquet, Picasso che si possono trovare rappresentati nella mostra all’Ara Pacis.

L’artista non creava solo delle immagini, ogni scatto era una storia che coglieva la sensibilità dell’umanità sia nelle composizioni manuali, le mise en scene o dal vivo. Non era solo un’orchestrazione visuale ma vi era una grande sensibilità sia che fosse una foto spontanea o una messinscena, sensibilità ed i ironia che si possono trovare lungo tutto il percorso della mostra articolato in diverse sezioni tematiche.

L’esposizione “Robert Doisneau” è prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Silvana Editoriale.  Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Silvana Editoriale. Radio partner Dimensione Suono Soft.