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Quando la musica può unire i popoli in conflitto: “Crescendo” di Dror Zahavi al cinema dal 27 agosto

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"Crescendo" di Dror Zahavi
Vincitore del “Premio onorario cinema per la pace 2020” e di numerosi altri riconoscimenti il film del regista israeliano “Crescendo” è un inno alla volontà e le capacità degli uomini di andare oltre e cambiare la storia

Liberamente ispirato alla storia della West-Eastern Divan Orchestra creata nel 1999 da Daniel Berenboim e Edward Said il film è anche un omaggio alla scoperta dell’altro.

Al direttore d’orchestra e maestro tedesco di fama mondiale Eduard Sporck (Peter Simonischek) viene proposto da Karla De Fries (Bibiana Beglau) una donna d’affari con la passione per le opere filantropiche, di fare delle audizioni per formare un’orchestra composta da giovani musicisti palestinesi ed israeliani.

Il progetto sembra impossibile e soprattuto da realizzare in sole tre settimane.

Dopo una iniziale reticenza Sporck accetta l’incarico e da Francoforte si sposta a Tel Aviv per le audizioni. Fin da subito nascono le prime difficoltà: per i palestinesi passare i posti di blocco è un’impresa difficile ma la possibilità di essere scelti e partecipare ad una cosa così grande è unica.

Dopo le selezioni i dissapori tra i prescelti sono subito fonte di attrito viscerale e odio profondo, tanto che il maestro decide di portarli tutti in Italia per tre settimane ad isolarsi dal resto del mondo.

Si tratta quasi di una scommessa e anche un’importante opportunità di riscatto dal suo passato doloroso. Come il Maestro nessuno dei partecipanti è escluso dall’aver vissuto grandi sofferenze. Le prove d’orchestra iniziano tiepide e senza coinvolgimento emotivo ma via via con gli insegnamenti di Sporck si trasformano in alleanze.

Non con poche difficoltà attraverso una serie di esercizi fisici, verbali e dialettici Eduard Spork diventa anche psicologo e insegnante di teatro.

I ragazzi sono personaggi abituati a portare una maschera che non vogliono abbandonare. La maschera è il loro passato, la loro famiglia e le loro origini. L’odio è imparato dalle generazioni precedenti come un atto di fede. Odio che forse non provano realmente. “L’esperimento” funziona e anche se ci sarà un risvolto atroce, la mente dei ragazzi si apre, pensano, esplorano e conoscono l’altro, il diverso che poi non è così diverso.

I primi violini protagonisti del film a sinistra Ron (Daniel Donskoy) e al centro Layla (Sabrina Amali)

Il regista che già aveva riscosso un enorme successo con il film “For my father” nel 2008 continua a stimolare il pubblico sperando di unire attraverso l’arte popoli diversi, che siano israeliani, palestinesi o ebrei e tedeschi. Perché come dice il maestro Eduard Spork  nel film “Israeliani e Palestinesi possono vivere insieme. È possibile se voi date l’inizio. Non i vostri figli o i vostri nipoti. Voi siete quelli che dovete farlo”.

La strada i ragazzi l’hanno trovata attraverso la musica, vi commuoverete cullati dal dolore entrando in empatia con ciascuno di loro sulle note di Vivaldi.

Dal 27 agosto nelle sale italiane, distribuito da Satine Film “CRESCENDO” #makemusicnotwar, il film di Dror Zahavi.