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Il 7 ottobre iniziano i corsi di PC gratuiti al centro anziani di Conca D’Oro

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Quest’anno i corsi, nel fine settimana, saranno due vista l’importante partecipazione di oltre 50 utenti suddivisi in due gruppi

Il progetto organizzato da Emanuele Mattei dell’Angolo del Computer mette in primo piano i rapporti umani atti a creare un legame forte tra i partecipanti e i volontari.

“Perché vogliamo trasmettere in senso buono la conoscenza” dichiara Emanuele Mattei l’organizzatore.

Anche i docenti (Emanuele, Giambattista, Riccardo e Giuseppe) lo fanno con spirito di volontariato e con passione, l’entusiasmo dell’anno scorso ha fatto in modo di rinnovare questa collaborazione.

Stare tutti insieme è il loro motto. Ogni insegnante e sarà affiancato da più assistenti volontari (Manuele, Mariagrazia, Nicola, Mario e Clelia) appartenenti all’Associazione Roma Altruista. In questo modo ogni partecipante sarà aiutato dai volontari che  passeranno tra i banchi. Ad ogni lezione ci sarà un esercizio, ma si potranno prendere gli appunti e l’organizzazione fornirà anche le dispense.

Oltre al corso di pc per chi vorrà ci sarà anche un corso di internet incentrato su come evitare i pericoli della rete.

Nel caso si rompano i personal computer, insieme ad Andrea,sarà a disposizione una scuola, l’Istituto Pacinotti, che farà assistenza i cui ragazzi ripareranno gratuitamente i pc.

Si tratta anche di un progetto di salute contro l’invecchiamento attivo, in contrasto con malattie come l’ Alzheimer .  Non solo il terzo municipio è coinvolto in questo progetto, ma partecipano anche il quarte, il quinto, l’ottavo, il nono e il quattordicesimo. I personal computer, se necessari, vengono forniti in comodato d’uso gratuito dalle aziende.

Dall’esperienza dell’anno scorso, oltre alla didattica, si è anche sviluppato un lato emotivo-collaborativo importante, come il confronto generazionale. Ci sono anche giovani. Possono partecipare tutti. L’ambiente “scolastico” ha portato chi è più bravo ad aiutare l’altro  e il salto generazionale ha permesso anche uno “scambio gastronomico” con signore che preparavano ciambelloni. Si crea un clima familiare benefico per tutti.

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