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I Concerti nel Parco Estate 2021 #RICOMINCIAMOdaqui Parco di Casa Del Jazz 4 luglio – 3 agosto 2021 ore 21.00

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Neri Marcorè
Ricominciamo… a incontrare gli amici di sempre, a sentire della bella musica dal vivo, a uscire e mangiare insieme. Ricominciamo a vivere la nostra solita, ordinaria, banale vita quotidiana, che non ci è mai sembrata così bella. Ricominciamo da qui

Il Festival, I Concerti nel Parco, Estate 2021, giunto alla sua trentunesima edizione si svolgerà a Roma, nel parco della Casa del Jazz dal 4 luglio al 3 agosto ed è inserito nel palinsesto dell’ Estate Romana 2021 promossa da Roma Capitale

La XXXI edizione del Festival I Concerti nel Parco, Estate 2021 è sostenuta dal MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione generale dello Spettacolo dal Vivo, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale. L’edizione 2021 è realizzata in collaborazione con Casa del Jazz – Fondazione Musica per Roma.

Teresa Azzaro, direttore artistico della manifestazione, introduce così quest’edizione: “Ricominciamo… A incontrare gli amici di sempre, a sentire della bella musica dal vivo, a uscire e mangiare insieme. Ricominciamo a vivere la nostra solita, ordinaria, banale vita quotidiana, che non ci è mai sembrata così bella. Ricominciamo da qui. Questa programmazione è stata immaginata, ripensandoci a ritroso, con la speranza, giorno dopo giorno, di esserci lasciati il peggio alle spalle. E quindi c’è leggerezza, ma anche contenuto. Voglia di divertirsi ma anche di non archiviare quei momenti di approfondimento  –  quel guardarci dentro e guardare l’altro con uno  sguardo meno frettoloso –  che ci ha portato la situazione di  forzato isolamento. Ancora una volta il nostro “teatro sotto le stelle” è semplicemente favoloso, il parco di Casa del Jazz è forse la più suggestiva e magica venue  dell’Estate Romana 2021, felicemente gestita dalla Fondazione Musica per Roma, con cui siamo lieti di collaborare già da un quinquennio”.

Undici eventi nella splendida cornice del Parco della Casa del Jazz, tutte nuove produzioni a cavallo tra musica, teatro e danza, multidisciplinarietà che è la cifra stilistica del festival, molte date uniche e in prima assoluta o prima a Roma; una programmazione frutto di una ricerca continua che spazia liberamente in territori eterogenei, ma sempre con grande attenzione all’originalità e alla qualità delle proposte.

I Concerti nel Parco apre domenica 4 luglio con una Prima a Roma, “Di mare e di vento” Viaggio nella musica di Gianmaria Testa, nuovo spettacolo di Neri Marcorè, in cui l’artista omaggia il musicista scomparso seguendo le tracce del suo libro “Da questa parte del mare”.

Neri Marcorè (voce e chitarra) ci accompagna in questo viaggio con il rispetto e l’eleganza che ha contraddistinto i suoi precedenti lavori di musica e parole sull’opera di Gaber e di De André, a cui Marcorè dedicherà qualche brano.  Ad accompagnarlo ci sono Stefano Cabrera al violoncello e Domenico Mariorenzi al pianoforte e alla chitarra.  “Da questa parte del mare” è il libro di Gianmaria Testa, uscito postumo nel 2017, che racconta le storie, le suggestioni e le situazioni che lo hanno portato alle composizioni dell’album omonimo del 2006. Il racconto dei grandi movimenti popolari degli ultimi decenni, delle radici e della loro importanza suggerisce una riflessione di sicura attualità sule ragioni del partire e attraversare deserti e mari, sul senso di sradicamento e smarrimento che accompagna ogni abbandono della propria terra.

Gonzalo Rubalcaba e Aymèe Nuviola
Il Festival prosegue martedì 6 luglio con un’altra Prima a Roma, “Viento y tiempo” La musica che scorre nelle strade dell’Avana in cui siamo cresciuti…un nuovo progetto di Gonzalo Rubalcaba e Aymèe Nuviola, due musicisti acclamati in tutto il mondo e vincitori di Grammy, la cui storia è davvero poetica.

Una storia che nasce tra le strade dell’Avana, a Cuba, e le stanze del conservatorio di musica. Due madri che portano i figli a studiare pianoforte, un’insegnante di nome Silvia e l’ingenua passione per la musica di due bambini. Sono passati anni orami da quando Gonzalo Rubalcaba e Aymée Nuviola giocavano sulle scale del Conservatorio. Nel frattempo la voce calda di Aymée si è sparsa per mari e cieli, ha vinto un Grammy ed è diventata un’artista internazionale. Analogamente, Gonzalo Rubalcaba ha vinto 2 Grammy vinti ed è divenuto uno dei pianisti più acclamati nel panorama mondiale.

Oggi si sono ritrovati, per dare vita a questo progetto che porta nel titolo la sensazione di dolce malinconia nel rimembrare le cose passate insieme al continuo fluire della vita, come ci racconta Gonzalo Rubalcaba – Mi porta gioia, soddisfazione, malinconia e orgoglio questo progetto. Contiene molte cose: la grandezza di Aymée, l’Avana e i suoi abitanti, la band, i nostri cari, i nostri amici…e aggiunge Aymée Nuviola – è un sogno d’infanzia che si avvera. In un certo senso, sta dicendo alle nostre madri, che non sono più con noi, che i loro sforzi non sono stati vani, e che quei due bambini per cui hanno combattuto sono ancora uniti. È un omaggio alla musica che scorre per le strade dell’Avana con cui siamo cresciuti.

Venerdì 9 luglio, ancora una Prima a Roma, “Nel mezzo del casin di nostra vita” per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, le imperdibili terzine simil dantesche di Maurizio Lastrico il più stralunato dei nostri comici.

Gli spettacoli di Lastrico sono il frutto della sua interazione con il pubblico, la sua sperimentazione sul linguaggio parlato e scritto nasce dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di recitazione), la campagna e la città. L’attore si esibirà nei suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, che raccontano con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita….storie di vita condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto. Ad accompagnarlo in questo divertente viaggio nella “Commedia” dei nostri giorni, un frizzante quartetto vocale femminile, le GLORIUS 4 che presenta con “GloriusfourDante” una personale rilettura musicale dei tre gironi danteschi in chiave jazz e pop.

Martedì 13 luglio, una Prima Italiana, SEBASTIAN KNAUER in OMAGGIO A MICHAEL NYMAN un concerto con musiche di Wolfgang  Amadeus Mozart e Michael Nyman in cui il noto pianista tedesco e interprete di riferimento di Michael Nyman, tra i pochissimi al mondo ad essere autorizzati ad eseguire le sue musiche, eseguirà anche alcune composizioni inedite del compositore inglese.

L’anno scorso infatti Michael Nyman  è stato invitato dal pianista tedesco a comporre sei brani per pianoforte ispirati  dalla musica di Mozart ed a lui dedicati. Il pianista tedesco in questo concerto accosta quindi due compositori che ama molto, Mozart e Nyman, e allo stesso tempo costruisce un ponte musicale tra il XVIII e il XXI secolo. Oltre ai sei brani inediti,  Knauer eseguirà infatti alcuni cavalli di battaglia del repertorio del grande maestro inglese e alcuni brani di Wolfganf Amadeus Mozart . Il concerto è ispirato al disco uscito a maggio 2021 per BMG  “The Mozart – Nyman Concert”.

Sabato 17 luglio, sempre in Prima a Roma “OJOS DE GATO” Tributo a Gato Barbieri con GIOVANNI GUIDI alla guida di un Quintetto d’eccezione formato dai newyorchesi di adozione e internazionalmente acclamati James Brandon Lewis, Brandon Lopez, Chad Taylor e Francisco Mela e da Gianluca Petrella, uno dei talenti italiani più riconosciuti nel mondo, in un un ensemble inedito e formidabile, per celebrare un’indiscussa leggenda della musica.

Quarant’anni dopo la pubblicazione di The Third World (1970), che molti considerano uno dei primi esempi dell’incontro tra Jazz e World Music, Giovanni Guidi omaggia il grande sassofonista argentino. Giovanni Guidi è fra i pianisti europei più creativi: suona con un proprio approccio fortemente lirico, trae ispirazioni dal jazz contemporaneo e dal free, compone materiale originale. Nato a Foligno nel 1985, Guidi ha esordito sui palchi internazionali nelle formazioni guidate da Enrico Rava, che lo ha invitato nella sua band dopo averlo ascoltato suonare, rimanendo colpito dall’intensità del giovane pianista, allora diciasettenne.

Martedì 20 luglio, Prima a Roma, “Fuggi la terra e l’onde” Sul mare si fugge o si rincorre qualcosa, un altro spettacolo tra teatro e musica  di e con Lino Guanciale.

Qui l’attore, che ne ha scritto la drammaturgia, spazia da Joseph Conrad ad anonimi cronisti arabi, da detti e credenze di popoli diversi  (storie popolari ritrovate in testi quasi sconosciuti e rielaborati )  ad alcuni  celeberrimi canti dell’Eneide riproposti nella sua originale scrittura, per giungere infine ad un una storia contemporanea e vera, che sempre racconta di mare, di fuga, di ricerca di una vita migliore: Guanciale in parte riassume ed in parte racconta la storia di Alì Ehsani, ragazzino Afgano di Kabul  a cui è stato ispirato anche il libro “Stanotte guardiamo le stelle”.

Lo spettacolo a cui fanno da sottofondo musicale brani di Sciarrino, Trenet, Dalla, Buscaglione, e musiche tradizionali afgane, illustra una frastagliata ma profonda linea di congiunzione, quella della ricerca della salvezza e della felicità attraverso la sfida al mare. Guanciale si è ispirato alle parole del grande scrittore Joseph Conrad: Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più, da Odisseo a noi, è stato complice della sua irrequietezza. Le storie poi, si somigliano… Le storie dei marinai sono di una semplicità assoluta, e il loro significato può stare tutto intero nel guscio di una noce. Sul mare si fugge o si rincorre qualcosa. Proprio per questo, racconta Lino Guanciale – il mare e l’avventura abitano nel nostro immaginario la stessa dimensione metaforica, confusi in un abbraccio complesso che lega insieme tanto l’ebbrezza della scoperta quanto la paura della natura e dell’ignoto.

Domenica 25  luglio, in occasione dei 100 anni dalla nascita di Piazzolla YAMANDU COSTA e MARTÍN SUED, Tra Tango e Choro, omaggio ad Astor.

Un incontro al vertice della musica, tra due grandissimi musicisti sud-americani, un brasiliano e un argentino. E’ un percorso emozionante e virtuoso tra brani originali, brani di compositori latino-americani, con sonorità che alternano Tango e Choro. I due si sono incontrati a Rio de Janeiro dove abitavano entrambi e all’epoca poi nel 2019 si sono ritrovati a Lisbona, città crocevia di culture, perfetta per creare questa vera magia musicale. Ciò che gli ha uniti immediatamente – tra le altre cose – è stata l’ammirazione per la musica di Astor Piazzolla, in repertorio nei loro rispettivi progetti. Si nota infatti la sua forte influenza in alcune composizioni. MARTÍN SUED é um bandoneonista, compositore e arrangiatore, uno dei più importanti strumentisti argentini della sua generazione.  YAMANDU COSTA è un chitarrista e compositore brasiliana, virtuoso della chitarra a sette corde, usata in Brasile principalmente nel Choro e nel Samba. Yamandu suona dal Choro alla musica classica, passando per gli stili gaùchos come milonghe, tanghi, zambas e chamané.  Uno dei maggiori fenomeni della musica brasiliana di tutti i tempi, Yamandu conferma e merita tutti gli elogi che gli vengono fatti. Poco prima della sua scomparsa, Paco de Lucia ha assistito ad un suo concerto in Brasile. Si vede nel filmato il Maestro spagnolo applaudire in piedi Yamandu, visibilmente emozionato.

Mercoledì 28 luglio, Ver Meu Amor Una avvincente nuova idea di fado, che è insieme pop e jazz, per uno  spettacolo che sancisce ildebutto a Roma di Salvator Sobral, uno degli artisti più internazionali del Portogallo.

Grazie al suo clamoroso trionfo all’Eurovision Song Contest 2017, con una canzone composta dalla sorella Luísa Sobral, che ha realizzato il punteggio più alto nella storia del festival. Registrato principalmente presso Le Manoir de Léon Studios nel sud della Francia a gennaio di quest’anno, bpm uscito a maggio 2021 è il primo album composto interamente da Salvador, insieme all’inseparabile partner Leo Aldrey. Le canzoni di bpm provengono da un primo concept nato durante un ritiro nel sud del Portogallo, dove Leo e Salvador hanno abbozzato le basi dell’album che contiene nove canzoni in portoghese, due in inglese e due in spagnolo, ed è la testimonianza della duratura versatilità e visione globale di Salvador. Oltre alla sezione ritmica che lo accompagna dal primo album André Rosinha (contrabbasso) e Bruno Pedroso (batteria) Salvador ha aggiunto diversi membri alla formazione per questo progetto: André Santos (chitarre), Abe Rábade (pianoforte) e Leo Aldrey (tastiere ed effetti).

Sabato 31 luglio, in Prima Assoluta, una nuova produzione “SCIARADA” le prime braccia nude della stagione di e con FILIPPO TIMI che ha scelto personalmente come suoi partner un quartetto di giovani e promettenti attori e musicisti romani, l’attore e rapper Giovanni Onorato, l’attore e polistrumentista Claudio Iarena, il batterista Mario Russo, guidati dal già noto producer e sound engineer Lorenzo Minozzi.

Come già in altre precedenti occasioni, la direzione artistica del festival, ha dato carta bianca al talento vulcanico ed  istrionico dell’attore umbro, che ha scelto di declinare in tre diversi tableaux assolutamente diversi anzi antitetici tra loro, il tema del desiderio, ispirato dall’opera e dalla figura del drammaturgo francese Bernard – Marie Koltès. Il progetto, ancora work in progress, splitterà su diversi piani drammaturgici e sonori, dal dramma al gioco, dal grottesco all’immaginario, dal trucido al tenero, così com’è nell’universo caleidoscopico di Filippo Timi .

Domenica 1 agosto, in Prima a Roma, “ASTOR” Un secolo di Tango, una nuova produzione del BALLETTO DI ROMA e le musiche di Astor PIAZZOLLA eseguite dal bandoneonista MARIO STEFANO PIETRODARCHI, con  la direzione musicale e arrangiamenti di Roberto Molinelli, le coreografie di Valerio Longo, il light design, Carlo Cerri e la regia di Carlos Branca.

La Compagnia del Balletto di Roma intraprende un nuovo viaggio nelle suggestioni e nelle sonorità del tango, in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (2021), tra i più importanti autori e interpreti musicali di questa forma d’arte nata, nei sobborghi di una Buenos Aires di fine ‘800, dall’esigenza di comunicare tra persone di culture, lingue e tradizioni diverse: il tango ci ricorda che i passi del migrante sono, oggi più che mai, quelli che vivono tra distacco e speranza.

Le musiche di Piazzolla, arrangiate per l’occasione dall’estro eclettico di Molinelli, ed eseguite al bandoneón da Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, saranno le vere protagoniste di questo concerto danzato; lo strumento è protagonista a tal punto che la sua musica diventa quasi un soffio, un respiro che alimenta il fuoco del movimento scenico, diretto dal regista argentino Carlos Branca, fondendosi con esso: una partitura che si arricchisce – attraverso il corpo – di melodie cinetiche.

All’insegna del ritmo e del ballo lo spettacolo di lunedì 2 agosto con una nuova produzione in Prima Assoluta, “DANCEFLOOR” Discoteca sotto le stelle con lORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO.

Sono passate quasi due decadi dalla formazione (nel 2002) di questo ensemble unico nel panorama musicale mondiale, un progetto diretto da Mario Tronco che ha ridefinito il concetto di World Music e ispirato decine di esperienze analoghe in Italia e nel mondo. Anni, specie gli ultimi, in cui la OPV ha giocato a tutto campo, passando con disinvoltura ed entusiasmo dal teatro (“Carmen”, “Il Flauto Magico”, “Il Giro Del Mondo in 80 Minuti” e “Don Giovanni”) al cinema (Premio David di Donatello 2020 per le musiche del film “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”), alla musica sacra (“Credo”). Esperienze che hanno ulteriormente arricchito e contaminato la musicalità e la poetica dell’Orchestra, nel frattempo diventata sempre più band grazie ad una formazione ormai rodatissima, capace di spaziare fra i generi e le culture, pur mantenendo una propria definita identità sonora. La OPV ripartirà dalle atmosfere de “L’Isola Di Legno” e dai classici del suo repertorio per arrivare ai brani del nuovo album in lavorazione. Uno show in cui la musica, il ritmo e il ballo saranno di nuovo gli unici protagonisti e che rappresentano un ritorno alle origini e contemporaneamente un salto nel futuro.

Ed infine gran chiusura per I Concerti nel Parco martedì 3 agosto con “I SICILIANI” Vero succo di poesia – Omaggio ad Antonio Caldarella di e con NINNI  BRUSCHETTA e CETTINA DONATO Band su testi del grande poeta siciliano Antonio Caldarella.

Interpretati da Ninni Bruschetta, qui in veste di cantante oltre che di attore, sulle musiche composte e arrangiate per ensemble da Cettina Donato, che le esegue insieme a un grande cast di musicisti, quartetto jazz e gli archi della BIM Orchestra.

Dopo aver interpretato un testo di teatro civile (“Il mio nome è Caino” di Claudio Fava ) come una jam session per pianoforte e voce, commuovendo il pubblico dei teatri di tutta Italia, la vulcanica coppia Ninni Bruschetta-Cettina Donato propone adesso un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria. A fare da sfondo all’ispirazione artistica stavolta è lo stretto di Messina, patria comune, passaggio che ha condotto i due artisti sui palcoscenici di tutta Italia e non solo. Lo stesso varco è stato attraversato molte volte dallo scrittore Antonio Caldarella, originario di Avola e cresciuto tra Napoli, Messina e il resto del mondo.  Ninni Bruschetta descrive così lo spettacolo: “I Siciliani è un’idea moderna. Le Siciliane è un’idea antica. Alcol è un’ubriacatura di acquavite di Sardegna: Filu ‘e ferru malidittu! Amico Fragile l’aveva scritta per me, ma mi disse di no. Io ero a Belgrado il giorno del suo funerale e lui l’aveva già scritto. Amore Segreto è per chi sa amare tutte le donne insieme, ma una alla volta. Amuri miu è solo questo. Ninna Nanna è una profezia. Vorrei nuotare… nel tuo stesso mare. E dove sennò?“