Armani è sempre stato molto attento al suo pubblico in un’intervista dichiara : “È la gente che devi servire, è la gente che devi accontentare e con la quale condividere le emozioni”. Ed è così che comincia la storia di “Armani in prima serata” narrata da Pierfrancesco Favino su La7 in occasione della Milano Fashion Week
La moda vista come strumento per mettere in evidenza l’individuo, Armani dal suo debutto nel 1975 con Sergio Galeotti suo unico socio decide di vestire la gente vera. Prima di una sfilata ricorda ai modelli e alle modelle “Non dovete essere indossatori, ma persone normali”.
Con lui c’è la rivoluzione della giacca da uomo e da donna, adattata ad entrambi ed ognuna compenetrata di maschile o di femminile, leggera e moderna.
Sulle sue passerelle hanno sfilato le modelle indimenticabili degli anni ’80, per rappresentare le nuove donne libere, indossando le sue giacche come una seconda pelle. Tra di esse Naomi Campbell, Linda Evangelista, Eva Herzigová, e Jasmine Le Bon.
Armani ha vestito anche attori come Richard Gere e Lauren Hutton in “American Gigolò”, 1980 di Paul Schrader e attrici icone di bellezza come Julia Roberts e Cate Blanchett che dichiara nel docu-film “Per me la donna Armani è malizia, divertimento e profondità, grazia ed eleganza. Ed è completamente sé stessa”.
Armani è unico anche nelle sfilate che diventano eventi per una notte in ogni capitale mondiale, dove porta il pet a porter e le collezioni Armani privè dove da libero sfogo al proprio alle sue fantasie con materiali e abiti indimenticabili.
La sfilata presentata alla Milano Fashion Week 2020 è stata apprezzatissima e come sempre Armani si contraddistingue con le emozioni, infatti l’ultimo capo presentato ha un grosso ricamo in evidenza dedicato al suo gatto nero Angel ( uno Scottish Fold) scomparso di recente.