Home Arte L’Alabastro per Volterra finalista Toscana a Capitale italiana della cultura 2022

L’Alabastro per Volterra finalista Toscana a Capitale italiana della cultura 2022

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Volterra @ph Guido Mencari
Condividere un simbolo per condividere un progetto. È questo il significato più profondo di Volterra Illumina, l’iniziativa che segna una nuova tappa nel percorso di Volterra, finalista toscana a Capitale italiana della cultura 2022

Volterra Illumina è una staffetta di luce. Lunedì 4 gennaio il Sindaco Giacomo Santi accenderà un I Lumina, lume di alabastro divenuto simbolo della candidatura, e lo passerà virtualmente al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo e ai Sindaci dei 53 Comuni sostenitori per giungere in piazza dei Priori, il cuore di Volterra, dove si trova la grande installazione di alabastro luminoso Arnioni in piazza. Qui sarà raccolto nuovamente dal Sindaco e Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo per raggiungere tutti componenti della comunità dell’alabastro e poi i cittadini e – simbolicamente – tutti coloro che appoggiano il progetto di Rigenerazione umana di Volterra 2022.

Volterra 2022 vuole nuovamente mettere l’alabastro al centro della città, per un ritorno alla materia prima, con nuove forme di creatività che riaffermeranno la rilevanza dei progetti intorno alla pietra di luce in un percorso di conoscenza e partecipazione che coinvolge tutta la comunità verso Volterra 22.

Per questo nel dossier di candidatura si trova 22 designer per 22 artigiani, l’iniziativa curata dalla designer internazionale Luisa Bocchietto, già Presidente e ora Senator di WDO (World Design Organization), con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, da cui sono nati Arnioni in piazza e I Lumina.

Arnioni in piazza è la suggestiva installazione di pietre grezze d’alabastro collocata in Piazza dei Priori, nel cuore della città (fino ad aprile 2021). Gli arnioni, con le loro forme “pettinate” a una scala più grande possibile, illuminati al loro interno, mettono in evidenza la varietà dei colori e delle venature del materiale. L’opera valorizza la qualità dell’alabastro e la capacità delle imprese locali di lavorarlo per trarne prodotti eccellenti. Un materiale sempre diverso, che rende unica ogni opera.

Come unici, ognuno con le proprie trasparenze, sono i lumi portacandele in alabastro I Lumina, ideati sempre da Luisa Bocchietto e primi oggetti di design della collezione 2020/2021. Gli eleganti lumi portacandela dialogano con l’opera pubblica e ne rappresentano il suo aspetto privato, in una simbolica condivisione di valori e progetti tra città e partecipanti.

L’alabastro di Volterra, pietra gessosa formatasi 6-7 milioni di anni fa, è considerato il più pregiato d’Europa e cambia aspetto, colorazione e consistenza al variare della composizione chimica del terreno, mostrando diverse venature che rendono ogni oggetto unico e non replicabile. In epoca etrusca fu utilizzato per la produzione di urne cinerarie e Volterra divenne il centro di produzione di questo prezioso materiale. Poche testimonianze ne attestano l’uso nel Medioevo, ma è alla metà del ‘500 che si afferma una vera rinascita della sua lavorazione. Oggi Volterra è un centro di manifattura esclusivo di questa pietra naturale dalle magnifiche trasparenze.

I Lumina

Al momento, in poco più di 20 giorni, sono stati venduti oltre 1.000 I Lumina, un dato record che segna il gradimento di questo progetto che abbina la sapienza dei Maestri artigiani alabastrai di Volterra al design contemporaneo di Luisa Bocchietto.

I LUMINA è acquistabile (anche lunedì 4 gennaio) al Consorzio Turistico Volterra Valdicecina, in Piazza dei Priori n. 19/20, tutti i giorni 9,30/13 e 14/18 (telefono 0588/87257; mail info@volterratur.it); prezzo 14 Euro, si effettuano spedizioni.

LA CANDIDATURA

Volterra è una delle dieci città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura 2022. Il progetto complessivo, presentato nel dossier dal titolo Rigenerazione umana, mette al centro la rigenerazione delle persone e delle comunità, ponendosi come esempio di sperimentazione e punto di riferimento per la rinascita dell’Italia attraverso i centri di media dimensione e i loro territori. Temi di grande dibattito che, alla luce della recente pandemia, hanno assunto ulteriore centralità.

Il dossier trova forza propulsiva nelle esperienze di rigenerazione umana che hanno modellato la città, in particolare quella dell’ex Ospedale Psichiatrico, dove si conserva parte del graffito di Nannetti capolavoro dell’art brut, e quella della pluripremiata UBU, Compagnia della Fortezza, la più importante e longeva esperienza di teatro-carcere nel mondo, condotta da Armando Punzo, che ha creato un innovativo e unico modello di ricerca culturale in continua evoluzione.

Il dossier di candidatura di Volterra è scaricabile al link https://volterra22.it/wp-content/uploads/Dossier_Volterra.pdf