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“A tutto Mozart”: Manfred Honeck dirige la Sinfonia n. 40 e la Messa K 427

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www.santacecilia.it - Foto: Musacchio & Ianniello
Atteso dal pubblico ceciliano è il ritorno del direttore austriaco Manfred Honeck che giovedì 23 febbraio alle ore 19.30 (con repliche venerdì 24 febbraio alle ore 20.30 e sabato 25 febbraio alle ore 18) salirà nuovamente sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia istruito da Piero Monti e, come lo scorso anno in occasione del Requiem del salisburghese, di nuovo per un programma interamente dedicato a Mozart

Musica “scomoda, […] rischiosa e difficile da suonare bene. Se fai troppo, è pericoloso; se non fai nulla, è orribile. Devi trovare l’effetto giusto, il tempo giusto”, ha affermato alcuni anni fa il direttore in un’intervista. Honeck, regolarmente ospite di Santa Cecilia fin dal 2013, è Direttore Musicale della Pittsburgh Symphony Orchestra, dove rimarrà fino al termine della stagione 2027-2028 (“Un gentleman austriaco con un’orchestra a Pittsburgh”, ha titolato il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung) e dirige abitualmente le orchestre più blasonate: Berliner e Wiener Philharmoniker, Gewandhausorchester di Lipsia, Staatskapelle di Dresda, Royal Concertgebouw Orchestra, London Symphony Orchestra, solo per citare le più celebri. Lo scorso autunno ha debuttato al Metropolitan di New York, e nel 2018 la giuria dell’International Classical Music Awards lo ha eletto “Artist of the Year”.

Honeck salirà dunque sul podio per la Sinfonia n. 40 di Mozart, che attacca con uno dei temi più suggestivi e straordinari mai concepiti in musica, mentre nella seconda parte sarà la volta della Grande Messa in do minore K 427.

Come ha dichiarato lo stesso Honeck “la Messa che ha composto nel 1782 è stata un’offerta votiva (per il superamento delle difficoltà che si frapponevano al suo matrimonio e come dono a Konstanze, ndr.) per la moglie […]. Per me rappresenta un miracolo musicale […] È un vero gioiello del suo repertorio e, come il Requiem, anche questo lavoro è rimasto incompiuto”.  In una lettera inviata al padre nel gennaio del 1783, il ventisettenne Wolfgang rivela di aver fatto “una promessa nel [suo] cuore” e che “la migliore prova di questa promessa è la partitura d’una Messa che ancora aspetta d’essere completata”. Ma Mozart non l’avrebbe mai portata a termine: ne completò solo il Kyrie, il Gloria e il Sanctus-Benedictus, mentre il Credo è rimasto interrotto all’lncarnatus est e l’Agnus Dei manca totalmente.

Lea Desandre

 

Completano il cast i soprani Lea Desandre e Rosa Feola, nelle ultime stagioni ospite del Teatro alla Scala, del Metropolitan di New York e del Covent Garden di Londra.

Rosa Feola Portraits
Hair and Makeup Nora Hess
© Todd Rosenberg Photography 2016

il tenore Mauro Peter (ascoltato lo scorso anno proprio nel Requiem diretto da Honeck)

Mauro Peter

e il basso Patrizia La Placa.