Home Cultura/Spettacolo Zara e le sue meraviglie. Parte seconda

Zara e le sue meraviglie. Parte seconda

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Lungomare di Zara
Vi avevo lasciati al venditore di pannocchie del mercatino del foro riproponendomi di solleticarvi la curiosità di venire a Zara: detto fatto! La mia permanenza in questa città pittoresca mi ha portata a concedermi una interessante visita al Museo del Vetro Antico

È una mostra permanente di manufatti in vetro e pasta di vetro: si tratta di reperti provenienti dagli scavi effettuati nelle necropoli della città di Sisak nella regione che al tempo dei Romani si chiamava Pannonia.

Oggetti utilizzati per servire cibi e bevande, per immagazzinare e trasportare cosmetici e gioielli in vetro.
Nella regione è stata scoperta una fornace e molto materiale grezzo.
Le olle cinerarie sono le più numerose e diverse nelle forme ma le creazioni più originali sono le miniature.
Alcune sono così piccole da non poter avere possibilità di utilizzo (gli amuleti ad esempio) altre un pochino più grandi contenevano balsami e profumi.
Tra la collezione di vasetti si trovano esempi di tecnica detta “mille fiori”, di quella del mosaico e delle bottiglie bicefale.
Alcuni vasetti di vetro soffiato sono a forma di frutti: datteri, uva ed una bottiglia a forma di pesce.

Tutti questi esempi dimostrano l’eccellenza della tecnica artistica dei vetrai dell’epoca.
Ed all’ultimo piano ci aspetta un mastro vetraio pronto a creare sotto i nostri occhi spalancati dalla curiosità anfore, bicchieri, coppe e posacenere.
Con questa dimostrazione si conclude la mia visita al museo del vetro; uscendo passeggio lungo le mura di cinta che costeggiano il vecchio porto ed arrivo alla punta estrema di Zara dove rimango incantata ad ascoltare la musica del mare creata dall’organo marino.

L’organo marino di Zara

È un punto di aggregazione di frotte di turisti che vi arrivano ad ogni ora del giorno per ascoltare la musica insolita creata dal connubio tra l’ingegno umano e la forza della natura.

Passeggio al tramonto e mi fermo davanti ai banchetti del mercatino delle pulci e mi concedo un bel bicchiere pieno di “fritule” col caramello e zucchero a velo.
Ve le consiglio fortemente!

“Zara la città che non dorme mai”.