Home Animali “Vacanze cinofile”: il fascino selvaggio della Maremma

“Vacanze cinofile”: il fascino selvaggio della Maremma

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Esterno del Monastero di San Bruzio
Quest’anno ho deciso di passare la fine dell’anno in Maremma in un agriturismo ai confini del bosco, lontano dal traffico, dai rumori e dallo stress cittadino. Un Capodanno “senza botti” a misura di cani, immersi nella natura e nel suo silenzio

Da qualche anno stanno prendendo piede sempre più le “vacanze cinofile”, vacanze costruite a misura di quattrozampe nella natura con la possibilità di fare diverse attività come il Retrieving, trekking o ricerca.
Il tutto abbinato alla scoperta del territorio e della buona cucina per soddisfare anche le esigenze umane.

Il primo giorno si comincia con una lunga passeggiata lungo un sentiero di terra battuta che si snoda tra alberi di ulivo aggrappati alla terra rossa. Davanti ai miei occhi appaiono le rovine dell’antico Monastero di San Bruzio risalente all’ XI° secolo che si trova a soli 2 km dal borgo di Magliano in Toscana.

Interno del Monastero di  San Bruzio

Notizie certe dell’edificio si hanno a partire dal XIII° secolo quando Onorio III ne fece dono alla potente abbazia di Sant’Antimo in provincia di Siena.
Restano solamente l’abside, le due ali del transetto e il tiburio ottagono che accoglieva la cupola della quale non c’è più traccia.
Si possono ammirare ancora gli eleganti capitelli decorati con sculture di stile franco-lombarde ed è superfluo dire che queste rovine rappresentino uno dei più suggestivi esempi dello stile architettonico Romanico in Maremma.

Respiro un’aria magica e spirituale che nel tempo ha fatto nascere storie e leggende. Infatti si racconta che tra queste rovine si aggiri il Destino per accontentare le anime dei supplichevoli. Ma, non è facile incontrarlo perché pare che si fermi solo al cospetto di un cuore puro e generoso…

La giornata sta volgendo al termine e la luce del tramonto illumina le mura dell’abbazia mentre i miei cani stanno tornando dopo aver corso liberi nei campi.
Devo andare ma sono sicura che questo luogo magico mi rimarrà nel cuore.

Il rientro passeggiando per i campi coi cani

“Orienteering e natura: un connubio vincente!”