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“Ultimo tango a Milano”, un nuovo noir pubblicato da Fratelli Frilli Editori di Ippolito Edmondo Ferrario

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Ultimo tango a Milano- Ferrario
“Ultimo tango a Milano”, un nuovo noir pubblicato da Fratelli Frilli Editori di Ippolito Edmondo Ferrario

Un giallo ben architettato dall’autore, che si fa leggere volentieri tutto d’un fiato.

La parte descrittiva analitica è lasciata molto all’immaginazione, mentre la parte narrativa è scorrevole e immediata. Non ci sono cadute di stile né digressioni ardimentose, tutto fila liscio come l’olio sugli ingranaggi della storia che si incastrano agevolmente tra di loro.

Gunther non è il solito commissario alle prese con un’indagine da risolvere, ma prima di tutto un uomo, dal passato burrascoso. Aveva un figlio, Florian, morto prematuramente in Francia, dove lui si era rifugiato dopo aver partecipato come volontario negli anni ’60 a una missione in Congo con un suo amico commilitone, il francese Albert.

Dalla morte del figlio egli non si riprende più. Si ritrova a gestire un night club nella Milano degli anni ‘80, completamente alienato da se stesso considerando i giorni alla stregua l’uno dell’altro e trascinandosi senza motivazione nella quotidiana tranquillità apparente.

A far da sfondo alla narrazione c’è la musica jazz che si respira nel locale di Gunther. Oltre alla Milano “bene” in cui le piazze fanno da scenario alle congreghe di giovani, motociclisti e paninari. Anche l’eroina protagonista di quegli anni è fortemente presente nelle piazze di quei tempi. E, proprio una brutta storia di droga in cui sono coinvolti il suo amico Albert e due ragazzi, riporterà alla vita Gunther che, con determinazione e sagacia indagherà per far luce sulla faccenda. Tutto ciò mettendo in atto una serie di strategie vincenti e all’uopo condotte anche ironicamente.

Un bel personaggio quello costruito da Ferrario, Gunther appare a volte misterioso e altre estremamente trasparente con il suo dolore e i suoi valori. Suscita fin dall’inizio le simpatie del lettore, me compresa, che ne rimane piacevolmente affascinato, soprattutto se donna.

L’ambientazione è abbastanza veritiera per chi ha conosciuto la realtà di quegli anni in una città grande come Milano. I ritrovi in piazza San Babila e i telefoni a gettoni.

La temporanea rinascita del tedesco Gunther durante la conduzione personale delle indagini, fa presagire un seguito in cui presumibilmente, lo stesso protagonista potrebbe dar luogo ad un nuovo filone di indagini sviscerate con i suoi metodi poco ortodossi ma molto efficaci.

Non resta che attendere….

L’autore è nato a Milano nel 1976, autore, tra gli altri, sempre per Fratelli Frilli Editori, di “Triora il paese delle streghe”, ”Il collezionista di Apricale”, “L’antiquario di Brera” nel 2015 e “Il demone di Brera” nel 2016.

“Il fantasma di san Michele” di reali, Fratelli Frilli Editori