Home Cinema Al Torino Film Festival il trionfo di Paul Dano. #TFF36

Al Torino Film Festival il trionfo di Paul Dano. #TFF36

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Wildlife
Da 36 anni il Torino Film Festival si conferma uno degli immancabili appuntamenti dell’autunno torinese grazie allo straordinario mix di cinema d’autore, cinema di genere e cinema impegnato

L’edizione 2018 del Torino Film Festival si è svolta da venerdì 23 novembre a sabato 1 dicembre 2018, proponendo come da tradizione film d’autore, anteprime d’eccezione, cortometraggi, documentari e restauri di storici film del cinema italiano ed internazionale.

Sabato 1° Dicembre sono stati proclamati i vincitori dei premi per i concorsi TORINO36 e TFFdoc (sezioni Internazionale.doc, italiana.doc, italiana.corti) del Festival.

La Giuria di TORINO36 (Concorso Internazionale Lungometraggi), presieduta dal grande regista cinese Jia Zhangke e composta dalla produttrice Marta Donzelli, dal regista portoghese Miguel Gomes, dal fondatore di IMDB il britannico Col Needham e dal regista austriaco Andreas Prochaska, ha assegnato il premio come miglior film alla kermesse torinese al film “Wildlife”, esordio dietro la macchina da presa dell’attore americano Paul Dano.

Sullo sfondo del Montana degli anni ’60, Dano mette in scena le vicende di una famiglia di provincia simbolo di una comunità alle prese con nuovi modelli sociali che implicano mutazioni nel mondo del lavoro. Il racconto è condotto dal punto di vista di Joe (Ed Oxenbould), figlio adolescente di Jerry (Jake Gyllenhaal) e Jeanette (Carey Mulligan), coppia che rispecchia in pieno il dolore dei cambiamenti sociali di quegli anni.

Jerry perde il lavoro e dentro di lui si fa largo la depressione.

Jeanette e il figlio Joe provano a contribuire alle finanze di famiglia, ma niente distoglie Jerry dal partire per spegnere incendi nelle foreste circostanti dove forse cerca di ritrovare se stesso. Dentro Jeanette scatta qualcosa e da quel momento nulla sarà più come prima. Decisa a troncare ogni legame con ciò che è stato. Il personaggio di Jeanette muta incredibilmente da moglie remissiva ad amante senza scrupoli, da madre amorevole a rivelatrice di amare verità. L’ottimismo e l’ingenuità di Joe devono misurarsi  con la brutalità della vita.

La Giuria ha attribuito una menzione speciale anche al film ungherese “Bad Poems”, opera seconda di Gàbor Reisz che del proprio lavoro è anche il protagonista.

Il film è incentrato sulla protezione dei sogni ad occhi aperti, anche quando questi non offrono rassicurazioni professionali ed economiche.

Per le interpretazioni, i riconoscimenti sono andati all’attrice brasiliana Grace Passò per “Temporada” di André Novais Oliveira e a due attori in ex-aequo: il tedesco Rainer Bock per “Atlas” di David Nawrath e il danese Jakob Cedergren per il thriller “The Guilty” di Gustav Möller. Quest’ultimo film ha anche ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura e quello del pubblico, a parimerito con il belga “Nos batailles” di Guillaume Senez. Al greco “Oiktos” di Babis Makridis è andato invece il premio FIPRESCI.

Per i documentari, il miglior film internazionale è risultato “Homo Botanicus” del colombiano Guillermo Quintero, il miglior italiano “In questo mondo” di Anna Kauber.

Al termine della cerimonia di premiazione del Festival è stato proiettato in prima mondiale per il pubblico il nuovo lavoro di Nanni Moretti, “Santiago, Italia”, alla presenza del regista.

La 37° edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 22 al 30 novembre 2019.