Home Notizie Locali L’arte della trasformazione al Teatro Quirino per la stagione 2019-2020

L’arte della trasformazione al Teatro Quirino per la stagione 2019-2020

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La coda di un camaleonte, è l’immagine di presentazione della prossima stagione al Teatro Quirino di Roma, l’animale che cambia colore a seconda della superficie o dello stato d’animo in cui si trova

Ed è proprio l’offerta che ci viene presentata, adatta a tutti i gusti che abbraccia, con le diverse sfaccettature, ogni tipologia di pubblico esigente. Il Teatro Quirino è di qualità ed ogni anno si conferma tale, anche la struttura della platea contribuisce all’atmosfera, con tende rosse che la separano dal foyer, caratteristica molto piacevole, l’acustica ottima e gli attori che recitano senza microfono.

Tante le novità della prossima stagione presentata dai direttori artistici Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro, sarà possibile acquistare una card con 5 apericena da consumare ad ogni spettacolo, il quinto sarà offerto dal teatro perché una quota sarà devoluta al rifacimento delle poltrone. Una riqualificazione è prevista anche per la galleria, dove saranno tolte le strutture che offuscano parte della visuale del palco. Dal punto di vista tecnologico, la nuova App del Teatro Quirino per le informazioni in tempo reale, favorire la vendita online con delle riduzioni e WhatsApp per una diffusione delle notizie più capillare.

Da ricordare i due “compleanni” nella stagione, uno è decennale e ricorda la vincita del bando pubblico europeo e l’inizio dell’avventura del Teatro Quirino nel privato che ha portato già dopo il primo anno a raddoppiare gli abbonati passando da 1800 a quasi quattromila.  L’altra ricorrenza è quinquennale, con l’ingresso dei nuovi soci, il Quirino è arrivato ad essere il primo teatro privato di Roma e il secondo d’Italia dopo il Diana di Napoli di Giampiero Mirra.

Un lavoro duro e continuo grazie al lavoro di tutto il personale, una grande qualità per offrire ogni anno il meglio. Come diceva Gassman ” il teatro, soprattutto se grande, dev’essere arte popolare per coniugare arte e qualità”.

La stagione 2019-2020 sarà straordinaria, ad aprirla il primo ottobre Michele Placido e Anna Bonaiuto con “Piccoli crimini coniugali”. A seguire fino al 17 maggio Alessandro Gassman, Stefania Rocca, Monica Guerritore, Geppi e Lorenzo Gleijeses, Lina Wertmüller, Silvio Orlando, Enrico Guarneri, Sergio Assisi, Alessandro Siani, Mariangela D’abbraccio, Leo Gullotta, Marisa Laurito, il Balletto di Roma e molti altri per un’offerta sempre più di qualità.