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Al Teatro Quirino in scena “Il piacere dell’onestà” con Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina

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Il piacere dell'onestà
Torna al Teatro Quirino per la seconda volta in questa stagione Geppy Gleijeses con un classico di Pirandello: Il piacere dell’onestà
Gleijeses lo abbiamo visto solo alcuni mesi fa impegnato in Filumena Marturano a fianco dell’ incredibile Mariangela D’Abbraccio.
Adesso sarà in scena fino al 22 aprile al Teatro Quirino nei panni di Angelo Baldovino protagonista della commedia in tre atti “Il piacere dell’onestà”, salvatore della reputazione di Agata (Vanessa Gravina) messa incinta dal marchese Fabio Colli (Leandro Amato).
Da vittima prescelta per preservare la reputazione della donna, diventerà unico manipolatore del destino della famiglia e del nuovo nascituro. Maurizio Setti (Maximilian Nisi) il cugino, nel ruolo di complice consigliere e amico, rotea insieme agli altri personaggi, il parroco (Giancarlo Condè) e la Madre (Tatiana Winterler), intorno alle vicende dei tre.
La regia è affidata a Liliana Cavani regista cinematografica e sceneggiatrice di successo.
La ricordiamo con la miniserie Francesco d’Assisi (1966). L’austerità di quel film si può ritrovare anche nella messa in scena teatrale di Pirandello. Liliana è essenziale, talvolta può sembrare un po’ fredda ma riesce a colpire l’anima dello spettatore. La sua regia ha una caratteristica cinematografica importante. Gli attori sono poco rivolti verso il pubblico, ne risulta penalizzato il coinvolgimento emotivo pur rispettando tecnicamente sia il testo che l’interpretazione dei personaggi.
I costumi di Lina Nerli Taviani sono sofisticati e dettagliati. A Leila Fteita si deve la scenografia importante e maestosa, ex assistente del piccolo di Milano. Leila creava le scenografie di Strehler, qui si ritrova la precisione e la cura dei minimi dettagli caratteristici.
Tra un atto e l’altro la scena viene cambiata senza la chiusura del sipario, oscurando lievemente le luci. Creando un effetto di sospensione e un’atmosfera riflessiva.
Quest’anno al Teatro Quirino saranno le ultime rappresentazioni della commedia per la stagione 2017-2018, dopo essere stato in scena anche al Teatro Carignano di Torino e al Teatro della Pergola di Firenze, i tre teatri dove avvenne il debutto nel 1917.
Il testo è intenso va seguito, la brevità della durata dello spettacolo aiuta la concentrazione. Agata è algida e statuaria. Baldovino è l’eroe galantuomo, l’onore è lo stendardo del suo cammino.
“Il piacere dell’onestà” fu scritto e rappresentato la prima volta nel 1917 al Teatro Carignano di Torino, un testo scomodo che metteva in luce la borghesia del tempo, forse ancora non pronta ad accettare un tema così moderno.
Per Pirandello la vita sociale è una trappola in cui ciascuno è obbligato ad indossare una maschera per poter vivere con gli altri.
I suoi testi sconvolgono sempre, anche dopo anni di rappresentazioni, letture e interpretazioni, c’è sempre un lato nuovo che emerge dalle sua storie, un lato che lascia pensare il lettore e lo spettatore. Non esiste una verità fissata una volta per tutte, poiché ognuno ha la sua verità.
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