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Dal 13 settembre il “Teatro che non c’era- Ho bisogno di sentimenti” al Keiros

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Teatro Studio Keiros
Prende il via IL TEATRO CHE NON C’ERA, il Festival teatrale dedicato al regista, attore e autore Daniele Valmaggi, fondatore, con Sabine Frantellizzi, del Teatro Studio Keiros.

Il Festival – promosso dal Teatro Studio Keiros in occasione della 10.a stagione – si avvale della direzione artistica del regista Stefano Maria Palmitessa, ed è posto sotto il motto “HO BISOGNO DI SENTIMENTI”.

Stefano Maria Palmitessa

La rassegna si snoderà lungo tutto l’arco della stagione ’19-‘20 da settembre a giugno, e si pone l’obiettivo di individuare e promuovere il teatro di ricerca e la sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi, con particolare attenzione, secondo la filosofia degli organizzatori, alle pièces sensibili all’estetica visuale, all’impegno letterario e alla valenza interpretativa. Gli spettacoli del Festival, selezionati secondo queste linee guida, verranno proposti da gruppi teatrali e da singoli performer, provenienti non solo dalla scena romana ma anche da altre città italiane (Milano, Foggia, Napoli) e in qualche caso con collaborazioni internazionali.

Apre il Festival “Una donna fantasiusa – un Manhattologo”, il debutto in Prima nazionale.

Venerdì 13 settembre alle ore 21, a dare il via al Festival sarà la Prima nazionale di “Una donna fantasiusa – un Manhattologo”, scritto e diretto da Stefano Maria Palmitessa e interpretato da Eleonora Micali.

La pièce è il sequel del fortunato “Una donna fantasiusa – un Nonologo” sempre di Palmitessa e con l’attrice internazionale Eleonora Micali , in scena domenica 15 settembre alle ore 19, e già rappresentato con successo a New York (alla F.I.A.O. – Federation of Italian American Organizations of Brooklyn, e presso la Fordham University at Lincoln Center Campus per Arba Sicula), riscontrando grandi apprezzamenti tra il numeroso pubblico e riconoscimenti dalla stampa.

Entrambi i testi, nati da un’idea di Eleonora Micali, raccontano una storia vera, dove l’immaginazione è solo il fondale su cui si stagliano gli episodi di vita reale narrati in questi brillanti monologhi; anzi “Nonologhi” e “Manhattologhi”, come Palmitessa ama definire i ricordi, le sensazioni, le burle, che la protagonista/attrice riferisce di aver vissuto nella sofferta infanzia accanto alla sua tenerissima nonnina.

Gli appuntamenti del Festival proseguono con lo spettacolo scritto e diretto da Salvo Miraglia: CAOS DI DONNA, tratto da Luigi Pirandello, in scena il 19 settembre con replica il 19 ottobre.

Salvo Miraglia, Agata Magrì e il danzatore Jean Michel Danquin saranno i protagonisti di questa mise en èspace cucita sulle declinazioni della Follia.

Venerdì 18 ottobre sarà la volta di DINO CAMPANA: IL PIÙ LUNGO GIORNO reading e messa in opera di Monica Giovinazzi, regista, autrice e performer attiva tra Roma, Latina e Vienna (produzione RaabeTeatro). La performance penetra nella poesia di Campana, il folle e visionario autore dei ‘Canti Orfici’, cercando lo scorcio giusto in cui far apparire l’onirico, si combinano le parole, si aprono dei pozzi da cui prendono vita immagini e colori.

Domenica 20 ottobre Il Teatro dei Piedi di Laura Kibel presenta A PIEDE LIBERO. Lo spettacolo è frutto della lunga tournèe mondiale dell’artista, che qui evoca mondi e costumi di paesi diversi, rivisitando favole e canzoni e portando spunti di riflessione su temi e contenuti importanti come la guerra, il femminismo, le religioni e l’ottusità.

Dal 24 a 27 ottobre Stefano Maria Palmitessa metterà in scena IL NEONATO REFRATTARIO 4.0 di Alida Castagna. Sono trascorsi quarant’anni dal momento in cui la neonata ha messo fuori la testa, ed è ancora lì, affacciata sul mondo, indecisa sul da farsi, incapace di trovare il coraggio di ‘nascere per intero’. Come passano il tempo madre e figlia, incastrate l’una nell’altra?Le due non fanno altro che accusarsi a vicenda: la figlia la incolpa di averle trasmesso sentimenti negativi e paralizzanti sul mondo, lei viceversa l’accusa di codardia e pusillanimità.

Spettacolo vincitore del “Premio del pubblico – Rita Sala” al XXVII Festival del Teatro Patologico di Roma.

Il 16 e 17 novembre la Piccola Compagnia Impertinente di Foggia presenta I DON’T CARE, ideato e diretto da Pierluigi Bevilacqua. Spettacolo dal forte impatto visivo, è incentrato sull’attualissimo tema della dipendenza dai social network e dell’iperconnessione, e rappresenta il fiore all’occhiello della Compagnia, avendo collezionato successi in Italia ma soprattutto all’estero. Gli attori sono degli avatar in “total black”, illuminati prevalentemente dalle luci degli smartphone che diventano i veri protagonisti della scena.

Dal 6 all’8 dicembre andrà in scena BUCEFALO IL PUGILATORE scritto, diretto e interpretato da Alessio De Caprio. Lo spettacolo racconta la storia del pugile ebreo romano Lazzaro Anticoli morto nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. È recitato per buona parte in giudaico romanesco ed è frutto di accurate ricerche effettuate presso gli archivi del Centro di Cultura Ebraica di Roma, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il carcere di Regina Coeli e di interviste ad ex deportati, parenti del pugile e gente comune che ha vissuto la tragicità di quegli anni.

E per concludere la prima parte del Festival, dal 12 al 15 dicembre Mariangela Petruzzelli mette in scena in Prima nazionale IO SENZA TE… TU SENZA ME, con Carmen Piccolo e Tiziano Ferracci. Uno spettacolo di parola intimo ed intenso frutto di una drammaturgia lineare e “sentimentalmente pregnante”.

Il direttore artistico è il drammaturgo regista Stefano Maria Palmitessa è un esponente di quella tendenza del teatro contemporaneo volta a una ricerca che valorizzi gli accenti espressionistici dei testi e l’estetica visuale.

Già direttore artistico dell’Accademia Italiana di Musica Contemporanea, vanta al suo attivo numerosi allestimenti teatrali di spettacoli che portano la sua firma, anche a livello internazionale. Ha ideato e presentato presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma l’Incontro “Intorno alla nuova musica” e diretto laboratori e stage teatrali organizzati dall’Università Roma Tre. Si è aggiudicato, per due anni consecutivi il “Premio del pubblico – Rita Sala” assegnato nelle edizioni XXVI e XXVII del Festival del Teatro Patologico di Roma, uno dei quali con l’opera “Il Neonato refrattario” anch’essa presente al Festival.

Il Teatro Studio Keiros è un teatro da camera, la cui particolarità della programmazione è evidenziata in quel repertorio che ha la tipicità del teatro e della musica da camera. Spettacoli, recital, concerti, monologhi e performance (contemporanei e classici) di “qualità” realizzati all’interno di un carismatico spazio, quasi una “Camera d’artista”, dove il pubblico può accedere per condividere a stretto contatto con i performer la temperie creativa realizzata “qui ed ora”.