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L’avventura del Tarzaning a Cervia

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Ponte tibetano dii un parco avventura @pixabay
Durante la mia permanenza sulla costa romagnola ho scoperto il bellissimo parco naturale di Cervia vicino allo stabilimento termale che costeggia la statale Adriatica

Si tratta di un’oasi nel verde di 32 ettari all’interno della pineta di Milano Marittima ed è sicuramente un luogo piacevole per trascorrere una giornata all’aperto in compagnia degli animali della fattoria, per passeggiare o per cimentarsi nei percorsi sospesi tra gli alberi nella zona “Cerviavventura”.

Ma cos’è Cerviavventura?

È un parco avventura con percorsi acrobatici aerei che con l’aiuto di ponti tibetani, teleferiche, reti e passerelle permettono di passare da un albero all’altro in sicurezza.
Queste attività si chiamano Tarzaning o Arboring e se ne intuisce subito il perché.
I percorsi sono di vari livelli contraddistinti da colori diversi come per le piste da sci:verde, blu, rosso e nero.

Prima di accedere si deve seguire una breve lezione teorico pratica condotta da istruttori ed indossare una imbragatura, casco e guanti.

Il parco è stato istituito nel 1963 ed è un’area protetta; al suo interno non si possono raccogliere frutti, funghi e asparagi ma non disturbare gli animali che vi girano liberi.

Una doppia entrata mi porta direttamente all’area pic-nic affacciata su un piccolo stagno dove nuotano carpe (Cyprinus carpio) e tartarughe (Testudines).

Carpa@pixabay

Percorrendo i vari sentieri ci si può informare leggendo i cartelli del percorso botanico che indicano i nomi delle varie essenze autoctone della pineta.

L’essenza arborea più rappresentativa è il pino domestico (Pinus pinea) con la chioma ad ombrello, il pino marittimo (Pinus pinoster) la cui chioma è piramidale, la roverella (Quercus pubescens) e la rovere (Quercus petraea).

Rovere@pixabay

Anche il sottobosco è ricco di arbusti come il rovo (Rubus ulmifolius), il biancospino (Crataegus monogyna), il caprifoglio (Ionicera caprifolium) e il crespino (Berberis vulgaris).

Biancospino@pixabay
Arrivo all’area didattica “nella vecchia fattoria” dove si possono nutrire gli animali e scoprire le loro abitudini.

I bambini saranno sicuramente contenti di osservare da vicino cavalli (Equus ferus caballus), asini (Equus africanus asinus), bufali (Bubalus bubolis), pecore (Ovis aries), daini (Dama dama), cervi (Cervus elaphus) e conigli ( Oryctolagus cuniculus) ed interagire con loro.

Cervo@pixabay

Sento il suono di una sirena che avvisa l’imminente chiusura: è tempo di andare!

“Le rose sul colle Aventino”