Wim Wenders torna al cinema con un film tratto dal romanzo di J.M. Ledgard. È una storia d’amore tra gli abissi profondi e bui dell’oceano e la superficie africana deserta, luminosa e accecante
Danielle Flinders (Alicia Vikander) biomatematica e ricercatrice delle forme di vita negli abissi marini, ha scoperto la somiglianza tra i microrganismi delle profondità oceaniche che vivono senza luce e la vita su Marte. Deve fare un’ultima pericolosa immersione con un sottomarino per prendere alcuni campioni fondamentali alla sua ricerca. Si sta preparando psicologicamente alla pericolosa immersione in un piccolo albergo sul mare in Normandia.
Ed è lì che incontra James More (James Mc Avoy) agente dei servizi segreti britannici destinato a breve ad affrontare una missione in Somalia alla ricerca di un gruppo di attentatori in Europa.
Si incontrano casualmente in questo albergo sul mare, ognuno preso dalla sua solitudine rimane tuttavia incuriosito dall’altro. Si innamorano ma verranno subito divisi per sostenere le prove a cui sono destinati.
Lei si ritroverà su una barca ad affrontare il mare l’acqua e la profondità, il buio profondo. Chiusa in un sommergibile dove ogni minimo imprevisto potrebbe esserle fatale.
Lui al sole, alla luce e il calore del deserto, senza acqua ma solo polvere, catturato e picchiato dal gruppo di attentatori jihadisti.
L’unico legame che unisce i due sono i ricordi dei pochi momenti vissuti insieme che, come fotogrammi rimbalzano tra luce e buio, con continue sensazioni di caldo e di freddo.
I loro ricordi sono gli unici momenti di certezza ma anche di dolore per aver trovato l’altra parte di sé, la cui vicinanza è l’unico modo di anestetizzare la sofferenza della distanza.
Wim Wenders riesce attraverso la sua regia particolare, fatta di contrapposizioni, ad unire due mondi. Quello di lei pieno di vita negli abissi marini bui e cupi e quello di lui alla luce del Sole ma pieno di morti di guerra, riconfermando ancora una volta la sua genialità.
Tratto dal romanzo omonimo di J.M. Ledgard (giornalista dell’Economist) la storia è definita dallo stesso autore “un romanzo che parla di scienza, fede e amore” in cui lo scrittore ha portato la curiosità sulla vita nel profondo degli oceani e l’esperienza sul terrorismo fatta durante il periodo passato in Africa. La sceneggiatura è di Erin Dignam che ha dato vita a due personaggi molto attuali e impegnati in cause importanti che si ritrovano innamorati e, forse, non nel momento giusto.
Submergence di Wim Wenders è nella sale italiane dal 22 agosto, distribuito da Movies Inspired.
