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Un urlo nell’anima con SPOGLIA-TOY di Luciano Melchionna

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"Spoglia Toy" al Teatro Piccolo Eliseo
Fino al 26 maggio il nuovo spettacolo itinerante di Luciano Melchionna sarà rappresentato al Piccolo Eliseo, non ci sono posti a sedere e un nudo integrale (maschile) è garantito, questo è il premabolo per ciascun spettatore

Lo spettacolo di Luciano arriva come un pugno nello stomaco. Inizia con l’attesa fuori che crea un po’ di tensione, abituati ad arrivare a teatro e sederci comodi nella nostra poltrona ed essere un po’ critici, pronti a dare un giudizio e non ad essere giudicati.

Qui si è protagonisti. Dopo l’attesa si entra nella penombra e già una sorta di tensione ci avvolge, il Piccolo Eliseo ha tante scale, un percorso di “fatica” e fin da subito implica un coinvolgimento diverso, non c’è la poltrona prescelta ad attenderci.

Si passa da un tunnel con luci stroboscopiche, musica fortissima e alle pareti volti maschili che ci guardano.

Il tunnel crea disagio, come l’immagine di un parto vissuto in prima persona, si sente la sensazione di oppressione, anche se non si è in tanti a salire verso l’ignoto. Bisogna lasciarsi portare fino in una sala dove troveremo dieci ragazzi (calciatori) coperti da solo un asciugamano bianco e il Mister che li incita urlando.

Si fa già parte della scena.

Questa è la caratteristica vincente di Luciano, far sì che il pubblico faccia parte della scena (come in Dignità Autonome di Prostituzione) anche se è una difficoltà enorme per gli attori. Recitare su un palco con le luci negli occhi in cui non si vede la platea e invece recitare con il pubblico ad una distanza di mezzo metro implica una concentrazione enorme.

Ognuno di noi ha un numero assegnato all’acquisto del biglietto, ogni numero corrisponde ad un calciatore che poi dovrà seguire in un luogo del teatro per uno spettacolo dedicato. Si ascolterà solo il monologo dell’attore assegnato. L’emozione che si crea è molto intensa e si mescola alle parole, alle canzoni, musiche e silenzi, con un impatto fortissimo.

Come un pugno nello stomaco arriva un messaggio di risveglio.

C’è chi resta allibito, chi piange di gioia, chi in silenzio o imbarazzo, a volte è difficile da gestire lo spazio e il distacco con un attore così vicino e con un nudo integrale.

L’empatia che si crea è l’arma vincente, qui non sei più colui che “va fatto divertire” ma si è parte integrante dello spettacolo. Tutto associato ai testi che, come in un vortice di pensieri confondono. Se ne esce frastornati ma felici, ci sono ancora registi che riescono a stupirci, con attori non molto conosciuti con una carica emotiva fresca, che si donano pienamente, così come il giocatore di calcio si dona totalmente in quei 90 minuti di partita giocandosi una vita.

Ma sono solo uno strumento, dei Toy, come lo siamo noi, che viviamo le nostre vite inconsapevoli, dove “il più grande pentimento sarà per le cose non fatte e non per quelle fatte”.

Spoglia -Toy al Piccolo Eliseo fino al 26 maggio, venerdì e sabato doppia replica.