Home Cultura/Spettacolo Romaeuropa Festival 2018-Between Worlds fino al 25 novembre a Roma

Romaeuropa Festival 2018-Between Worlds fino al 25 novembre a Roma

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Il festival della creatività internazionale condivide narrazioni e scenari da quattro continenti fino al 25 novembre sulla scena romana 

27 i luoghi del festival che ospiteranno 68 progetti per 168 repliche oltre a mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione; circa 55.000 posti di spettacolo in vendita, 38 prime nazionali e 29 programmi internazionali, 10 coproduzioni, per un’edizione che supera i confini europei aprendosi sempre più al mondo intero e ai nuovi sguardi capaci di raccontarlo e interpretarlo.

Più di 60 le compagnie, di cui 40 per la prima volta al Festival, provenienti da 24 nazionalità differenti, oltre ai vari ensemble, per un totale di 311 artisti coinvolti.

Arrivano al Festival con le loro storie dal mondo il libanese Omar Rajeh con la sua compagnia Maqamat, la cinese Wen Hui, lo svizzero Milo Rau, le argentine Lola Arias e Cecilia Bengolea, quest’ultima in coppia con il francese François Chaignaud, La Mama di New York con la compagnia Motus. Al loro fianco altri grandi nomi della creazione internazionale come Peter Brook, Hofesh Shechter, Ivo Van Hove, Mario Martone, Mimmo Cuticchio con Virgilio Sieni, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Tim Etchells con Ant Hampton (per una collaborazione con Short Theatre) e i coup de coer più recenti del festival come gli israeliani Sharon Eyal, Gai Behar e la loro L-E-V.

Particolarmente ricco è il cast internazionale degli artisti ospitati all’Auditorium Parco della Musica in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma.

La musicista maliana Oumou Sangaré, il duo catalano Agrupación Señor Serrano, la francese di origini vietnamite Caroline Guiela Nguyen, i francesi Tsirihaka Harrivel & Vimala Pons, il direttore tedesco Peter Rundel che dirigerà The Yellow Shark di Frank Zappa, i musicisti statunitensi Fay Victor e Marc Ribot con Daniele Del Monaco, Cristina Zavalloni che interpreterà le composizioni originali di dieci diversi autori, Office for a Human Theater con Filippo Andreatta, Luigi de Angelis dii Fanny & Alexander con Marco Cavalcoli e, per il Gran Finale che chiuderà il festival, l’artista visivo e compositore giapponese Ryoji Ikeda, Franco D’Andrea Octet, la star del Benin Angélique Kidjo e l’artista britannico Matthew Herbert in una serata che occuperà tutte le sale dell’Auditorium.

Sempre al Parco della Musica, in coproduzione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si svolgerà la prima esecuzione italiana del concerto di John Adams.

Protagonisti al fianco degli interpreti internazionali gli ensemble e le orchestre: Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ensemble Giorgio Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala i Solisti dell’Ensemble InterContemporain, il Parco della Musica Contemporanea Ensemble, Solistenensemble Kaleidoskop, Eklekto Ensemble.

Lo splendido salone di Pietro da Cortona di Palazzo Barberini sarà aperto per la performance della compagnia italiana Anagoor che (oltre al suo ultimo spettacolo) presenterà una performance musicale nata in collaborazione con Accademia D’Arcadia e in corealizzazione con Barberini Corsini Gallerie Nazionali. Negli spazi storici della capitale anche la compositrice Lucia Ronchetti, per una collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, in scena nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano. Il Palazzo Falconieri dell’Accademia d’Ungheria in Roma ospiterà il compositore Dániel Dobri, l’Istituto Svizzero sarà cornice dell’installazione in realtà virtuale di Gilles Jobin mentre all’Accademia di Francia – Villa Medici si svolgerà la performance de l’iraniano Ali Moini. Spazio alla multimedialità nella Sala Santa Rita con le installazioni site-specific di NONE Collective e Robert Henke e alla musica contemporanea al MAXXI con il progetto MaxxiMusic che vedrà protagonisti Tempo Reale, Fabrizio Ottaviucci ed Edison Studio

 Il Mattatoio, grazie alla collaborazione con l’Azienda speciale Palaexpo, rappresenta l’“hub” della giovane creazione contemporanea del REf18. Qui si esibiscono, per Dancing days e il network Aerowaves, la coreografa olandese Keren Levi; il greco Christos Papadopoulos, la norvegese Ingrid Berger Myhre, i viennesi Dominik Grünbühel e Luke Baio oltre agli italiani Salvo Lombardo e la sua compagnia Chiasma, Sara Sguotti e Luna Cenere tutti rappresentanti delle più recenti espressioni della danza europea. A testimoniare l’odierno fermento della scena italiana, per Anni luce, sono invece Liv Ferracchiati con The Baby Walk, Chiara Bersani, VicoQuartoMazzini e Fabiana Iacozzilli.

Per Digitalive, illustrano le possibilità creative delle tecnologie Marco Donnarumma e Margherita Pevere, Quiet Ensemble, Kamilia Kard, fuse* oltre a dj e compositori emergenti come Caterina Barbieri, Andrea Familari con Demetrio Castellucci, Polisonum e altri artisti, mentre la collaborazione con Spring Attitude sarà l’occasione per esplorare le nuove tendenze musicali nella serata Digital Attitude.

Sempre il Mattatoio si fa spazio dedicato ai bambini e alle famiglie con la programmazione di REf Kids, vero e proprio festival nel festival con la sua intensa programmazione di spettacoli (tra gli artisti presenti: Clédat & Petitpierre, Ondadurto Teatro, Teatro delle Briciole, Unterwasser, Jacques Tellitocci, Oorkaan, Theâtre des Tarabates, Letizia Renzini), momenti ludici (come quelli creati dalle istallazioni o dalle performance di Guixot De 8, Officine K e Dynamis) e numerosi talk e laboratori nati grazie alla collaborazione di RAI Porte Aperte, Rai Radio Kids, Famiglia punto zero e Doppio Ristretto, la libreria itinerante Ottimomassimo, la realtà dedicata alle mamme Pachamamma e S.C.O.S.S.E.