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“Rapaci d’Italia”, un libro divulgativo ad ampio spettro di Federico Cauli e Fulvio Genero

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Il 14 dicembre 2017, c’è stata la presentazione del libro “Rapaci d’Italia”  di Federico Cauli e Fulvio Genero nella sala conferenze del Museo Civico di Zoologia a Roma

L’italia è il cosiddetto Belpaese, sia dal punto di vista floristico, contando più della metà di tutte le specie floreali presenti in Europa. Sia da quello faunistico, essendo una nazione corredata di un ampia varietà di climi, che spaziano dal subtropicale di alcune zone della Sicilia, al clima glaciale delle Alpi.

Oltre ad habitat, di pianura, costieri, lacustri, di collina e di alta montagna, per cui presenta una biodiversità che può solo essere raccontata attraverso opere specifiche e specie-specifiche.

Gli autori Federico Cauli e Fulvio Genero, sono i primi a presentare l’opera in maniera molto esaustiva, descrivendo l’enorme lavoro sul campo.

Questo è stato necessario per raccogliere tutte le informazioni e per poter ottenere un risultato che possa spiccare nel panorama di opere già presenti, dato il fascino sempre particolare che gli uccelli rapaci suscitano.

Sono riusciti ad inserire dati e informazioni su ogni aspetto della vita di ogni specie: riproduzione, metodi di accoppiamento, predazione, migrazioni e aspetti fisiologici, nonché un’esauriente descrizione dell’etimologia dei nomi delle varie specie.

Un altrettanto grande lavoro di coordinazione è stato svolto per le attività dei numerosi collaboratori. Per la cui ultimazione si è resa necessaria una presenza costante, da parte degli autori, nelle attività quotidiane.

Lavoro sul campo, dicevamo, costituito da giornate intere di appostamenti, avvalendosi anche della tecnologia dei droni, per carpire magari abitudini comportamentali di specie che talvolta passano ore ed ore senza muoversi o spostarsi.

Ma l’aspetto che colpisce maggiormente è la particolarità delle immagini (215 scatti), che bloccano momenti di volo e predazione. In situazioni difficili da verificarsi.

Evidenziando, non solo l’impegno e la passione dei fotografi, che sicuramente si son dovuti cimentare in escursioni in luoghi impervi dall’alba al tramonto. Ma anche la loro bravura, competenza tecnica e soprattutto freddezza e prontezza di riflessi che sono riusciti a cogliere l’attimo fatale. Scatti che conferiscono alle immagini una dinamicità unica, in cui l’animale sembra avere ancora la capacità di volare via dalle pagine.

Da sottolineare il duro intervento di Fulvio Mamone Capria. Il Presidente della LIPU, che sottolinea la grande ignoranza che spesso accompagna l’approccio all’avvicinamento dei rapaci in genere.

Uccelli abituati da sempre ai grandi spazi, ad essere liberi, padroni dei cieli e, che spesso vengono ingabbiati e tenuti come attrazione in esercizi pubblici.

@Photo Fulvio Genero

Capria parla anche della falconeria. Sostenendo l’iniquità di una pratica medievale. Che in tal memoria dovrebbe restare confinata, e che invece viene riproposta in alcuni paesi mascherata da improbabile quanto inutile tradizione secolare.

Ma dove il Presidente della LIPU punta l’indice è sul bracconaggio, che come in ogni parte del mondo, si manifesta come il peggior nemico della conservazione della biodiversità di specie protette. Sempre troppo appetibili sul mercato nero e sempre troppo attraenti per ricchi pseudo-amanti degli animali senza scrupoli.

Una nota interessante, la presenza in sala, appurata per alzata di mano, di un buon 60% di pubblico over 50. Un 25% dai 30 ai 50. Un ulteriore 10% dai 20 ai 30, e della restante sparuta minoranza di bambini e adolescenti.

Dimostrazione della necessità di una maggiore sensibilizzazione alla conoscenza, da parte dei giovani, delle splendida fauna italiana. In particolare degli uccelli rapaci, argomento del quale questo libro si colloca ai vertici della categoria.

“Rapaci d’Italia” Edizioni Belvedere

Valter Laurenti

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