Home Arte Paolo Pellegrin, vent’anni di lavoro e 150 immagini al MAXXI

Paolo Pellegrin, vent’anni di lavoro e 150 immagini al MAXXI

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Soldiers of the 9th Iraqi armoured division engage with ISIS militants in the Entesar neighborhood in the eastern side of the city of Mosul. Iraq 2016
“Paolo Pellegrin. Un’antologia” è il titolo della mostra del grande fotografo romano allestita al MAXXI a cura di Germano Celant

La mostra si sviluppa in due sezioni apparentemente speculari tra di loro: il buio e la luce.

Il buio inteso come guerra e sofferenza, le immagini in bianco e nero nell’enorme sala del museo su fondo nero. Gaza, Guantánamo Bay, New York, Maiduguri (Nigeria) e Musul sono solo alcuni dei luoghi catturati dal fotografo. Il suono del mare in sottofondo accentua come un orologio il tempo, dando un ritmo alle fotografie che sembrano in movimento. Gli sguardi e le urla dei volti sono mute ed esaltate dal contrasto del rumore armonioso del mare.

La luce è rappresentata dalla natura coi suoi paesaggi, le immagini in questa sala sono tutte su fondo bianco. Dall”Antartide con il suo ghiaccio fino ai due giovani che si bagnano nel Mar Morto il tempo qui sembra dilatarsi ed assumere un significato infinito.

Le due sale sono unite da un corridoio le cui pareti sono decorate da taccuini, diapositive e appunti di viaggio di Paolo Pellegrin, è una delle parti più interessanti della mostra dove si svela il suo lato più intimo.

Lo abbiamo intervistato chiedendogli come fa a mantenere un’integrità emotiva davanti agli eventi spesso drammatici che cattura con la macchina fotografica.

“Il lato emotivo è alla base del lavoro, queste storie passano attraverso noi fotografi, ed è fondamentale che avvenga, l’equilibrio difficile è quello di non lasciarsi travolgere e distruggere. Senza essere puramente spettatore faccio in modo che l’altro si rifletta in me ed io in lui, ma questa è la base di uno scambio tra esseri umani. Avere un ruolo è senz’altro fondamentale e aiuta, oltre alla visione delle cose, unito all’empatia che muta a seconda delle nostre esperienze umane”. Paolo Pellegrin

“Paolo Pellegrin. Un’antologia” al MAXXI dal 7 novembre 2018 – 10 marzo 2019