Home Cultura/Spettacolo Paesaggi splendidi e realtà a volte sorprendenti. Trentaseiesimo capitolo

Paesaggi splendidi e realtà a volte sorprendenti. Trentaseiesimo capitolo

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Campuhan Ridge
Come avete trascorso la vostra settimana? Noi piuttosto bene, sempre in giro e divertendoci conoscendo persone strane e quasi assurde. Campuhan Ridge Walk è stata un’altra fra le nostre mete  

Quando ti immagini Bali pensi al verde lussureggiante delle risaie che spopolano sul web e sulle riviste di viaggio.
Ad Ubud ti aspetti di trovare verde ovunque e, per trovare un questo lato naturale, bisogna fare delle piacevoli passeggiate appena fuori dalla città.

Uno dei posti più conosciuti per immergersi in un sentiero circondato dal verde è il Campuhan Ridge Walk.

Basterà infatti camminare per circa 1km al di fuori dal centro di Ubud per arrivare all’ingresso di questa famosa camminata facile, piacevole e persino gratuita. Preparatevi a ritrovarvi immersi nel silenzio e nella pace che solo Madre Natura può regalare.

Camphuan Ridge Walk

La nostra vacanza non ha avuto termine, infatti il giorno seguente ci siamo avventurati allo zoo.
Per quanto mi sia informata, Bali possiede due tipi di zoo e noi ci siamo avventurati presso uno dei due.
Avremmo desiderato provare l’esperienza di salire su un elefante e di fare un giro su esso.
Ma un po’ per il costo eccessivo e un po’ per la pena che provavamo per loro, alla fine abbiamo deciso di non farlo.
Sinceramente mi immaginavo sarebbe stata una bella esperienza…
Ma non è stata esattamente così, infatti, per la prima volta ho realizzato di quale vita triste si ritrovano a vivere questi poveri animali.

Un habitat che non è il loro. Spazi così stretti da impedire loro quasi di muoversi e di sgranchirsi le zampe.

Riuscivo quasi a vedere la loro immensa tristezza attraverso semplicemente i loro sguardi a vedere dai loro stessi sguardi.
Mi si stringeva davvero il cuore e la consapevolezza di non poter fare nulla per loro mi faceva ancora più arrabbiare.
Era la prima volta che vedevo uno zoo così triste, spazi minuti e animali sofferenti.
Poverini.
Mi spiaceva aver dato i soldi finalizzati a finanziare una cosa del genere. Purtroppo è facile lucrare soldi su di loro, che non sono in grado ne di parlare ne di ribellarsi. Mannaggia all’ essere umano. Io giuro di non essere un estremista, assolutamente no, ma quando vedo queste cose non riesco proprio a comprenderle fino in fondo.
Voi cosa ne pensate ?

Detto ciò non voglio restare su questo argomento tutta la giornata perciò proseguo raccontandovi sulla nostra tappa successiva a Ubud.

Infatti, siamo stati al mercato di UBUD.
In questo mercato bisogna sicuramente passare se siete a Ubud ed è in completo stile balinese, coloratissimo e pieno di bancarelle ovunque. Si possono trovare un sacco di cosette carine e di souvenir per amici e parenti. Tutto molto colorato, adoro!! Ricordatevi di trattare. Vi metteranno in mano una calcolatrice e vi chiederanno di fare il vostro prezzo; voi partite sempre da meno della metà! Armatevi di pazienza, perché cercheranno di tirarvi dentro ad ogni bancarella anche solo se guardate qualcosa per un microsecondo.
Spero per voi che abbiate più pazienza di quanta ne ho avuta io. Noi sinceramente abbiamo comprato qualcosa presi dallo sfinimento.

Infine un suggerimento importante prima di perlustrare Ubud: occhio ai marciapiedi! Spesso e volentieri si possono trovare buche e vere e proprie voragini, per non parlare di cantieri e lavori in corso oppure animali di natura non ben definita (a noi è capitato di imbatterci in un serpentone che strisciava sulla strada… quindi occhio, la fauna non è esattamente come quella italiana).

La prima regola che ho imparato ad Ubud è stata: guarda dove metti i piedi.

Le scimmie un mondo non tanto diverso dal nostro.