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“Padrenostro” il primo film italiano in concorso alla 77a Mostra del Cinema di Venezia

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Claudio Noce e Pierfrancesco Favino al photocall di "Padrenostro" Credits La Biennale di Venezia Foto ASAC photo di Giorgio Zucchiatti
Un clamoroso e atteso red carpet, quello di Pierfrancesco Favino sceso dall’auto insieme alla giovane coppia di attori Mattia Garaci, Lea Favino e al regista Claudio Noce, visibilmente emozionati per il tema del film

Dopo il film italiano presentato in pre-apertura “Molecole” di Segre in cui la tematica principale della storia è il rapporto padre-figlio, anche per il primo film italiano in concorso “Padrenostro” di Claudio Noce alla 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica viene portato lo stesso argomento. La trama non ha niente a che vedere con il film citato prima. Siamo negli anni settanta, il protagonista è Valerio (Mattia Garaci) un bambino di dieci anni. Suo padre Alfonso (Pierfrancesco Favino) subisce un attentato davanti alla moglie ed il figlio. Da quel momento la vita del ragazzino non sarà più la stessa, lo spettatore vive con lui quel dolore e sente la sua paura viscerale. La stessa che finalmente il regista Claudio Noce (figlio di Alfonso) è riuscito a tirare fuori dal giorno del vero attentato ad Alfonso Noce il vicequestore di Roma da parte dei NAP (Nuclei Armati Proletari) nel ’76.

Il regista all’epoca aveva solo due anni e anche se non capì cosa stava accadendo dichiara che “l’affanno avrebbe abitato dentro di me per molto tempo”.

“In questi giorni ho riletto la rivendicazione dei NAP rilasciata dopo l’attentato. Solo adesso capisco veramente come la mia infanzia sia stata percorsa a lungo da quella frase -Alfonso Noce sappia che la sua condanna a morte è stata soltanto rinviata. I proletari hanno tanta pazienza e lunga memoria-. Per anni ho sentito la paura arrivare nel cuore del giorno e della notte ascoltando gli adulti ripetere quella minaccia come un mantra.

Durante tutte le fasi della lavorazione del film ho affrontato una faticosa battaglia interiore.

Ho lavorato su due piani distinti: uno fortemente evocativo in forte relazione con la porzione autobiografica della storia. L’altro più libero, emancipato dai miei ricordi e più conforme alla favola dell’amicizia. I due piani tuttavia sono comparati sullo stesso terreno di studio e di indagine. La forma del film nasce proprio dalla dicotomia di questi differenti criteri” continua Claudio Noce.

Nel film proprio durante quei giorni difficili Valerio conosce un altro ragazzino appena più grande, Christian (Francesco Gheghi) con cui condivide un’estate piena di scoperte e a cui rimarrà sempre legato.

“Padrenostro” di Claudio Noce sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Vision Distribution a partire dal 24 settembre 2020.