Home Ambiente Orienteering e natura: un connubio vincente!

Orienteering e natura: un connubio vincente!

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La bussola@pixabay
Venite a scoprire questa disciplina a contatto con la natura. Il fine settimana scorso mi trovavo ancora a spiaggia Romea ed ho saputo che qui si tengono gare di orienteering

In realtà sono rimasta un po’ perplessa perché è una disciplina che non conosco ma la curiosità è donna e ho deciso di partecipare ad una delle gare.

Prima di iniziare quest’avventura che mi avrebbe portata a zonzo nella bellissima pineta che costeggia il mare ho dovuto presenziare alla video-introduzione che ha spiegato in cosa consiste questa disciplina, da dove arriva e come si pratica.

È uno sport che premia colui che riesce ad esplorare in sicurezza un territorio sconosciuto usando una mappa dettagliata per raggiungere dei punti di controllo scegliendo i migliori percorsi.
Bosco di spiaggia Romea@donatellaarezzini

I punti di controllo devono essere visitati nell’ordine indicato. E, sul terreno, in ogni punto di controllo viene posta una bandiera bianca od arancione chiamata “lanterna”.

Ma come fa l’atleta a testimoniare il proprio passaggio?

Deve punzonare il cartellino testimone o punzonare il numero corrispondente alla stazione sulla mappa oppure inserire il chip elettronico di cui è dotato nell’apposita stazione.
Vince il partecipante che trova tutti i punti di controllo nell’ordine esatto impiegando il minor tempo.
Le mappe che vengono consegnate hanno una simbologia specifica ed estremamente dettagliata: per esempio 1 cm sulla mappa equivale a 150/50 m sul terreno.

L’orienteering nasce nel 1919 in Svezia quando viene organizzata la prima gara ufficiale. Ad essa presero parte circa duecento concorrenti ma le vere origini risalgono alla fine del XIX° secolo quando venne organizzata la prima prova di sci orientamento.

In Italia l’orienteering vede un primo sostegno dai gruppi sportivi militari che, negli anni ’50 cartografarono la zona di Monticolo (Bolzano). Mentre la prima competizione si svolse nel 1967 nel Lazio.

Ed ora tocca a me. Mi viene data una pettorina gialla con il numero di gara, una mappa del posto con la legenda ed una pacca sulla spalla per augurarmi una buona cerca ed una buona fortuna!
Niente bussola però…

Orienteering@pixabay

“Storia e leggenda nel Castello di Santa Severa”.