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Il pranzo di Natale dei Bovari svizzeri

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Coppia di Bovari svizzeri
Venerdì 27 dicembre 2019 in una bellissima location alle porte di Roma si è tenuto il raduno dei Bovari svizzeri, cani maestosi e simpaticissimi

Maestosi, simpatici, vaporosi, tricolori, baciati dal sole che ha riscaldato la giornata. I Bovari del Bernese sono stati i protagonisti del raduno che si è tenuto in un bellissimo agriturismo alle porte di Roma.

Questa giornata è stata organizzata dal C.I.A.B.S. (Club Italiano Amatori Bovari Svizzeri) rappresentato dalla presidentessa Maddalena Manciani e dal vice presidente Vieri de Santi.

Raduno dei Bovari del Bernese

Il C.I.A.B.S. è il club ufficiale Enci a salvaguardia della razza su tutto il territorio italiano. ll Club tutela le 4 razze dei Bovari Svizzeri che sono: Bovaro del Bernese, Grande Bovaro Svizzero, Bovaro dell’Entlebuch e Bovaro dell’Appenzell. Tutelare la razza significa fra le altre cose, investire tempo e risorse nella ricerca scientifica, per limitare l’insorgenza di varie patologie genetiche e garantire così una maggiore longevità e salute nei nostri amati Bovari.

“Il Bovaro del Bernese è un cane che nasce nelle fattorie svizzere come ausiliario dell’uomo. Un cane particolarmente versatile, polivalente, tirava il carretto del latte ed era bovaro e guardiano al tempo stesso.”Può essere impiegato in varie attività sociali quali pet therapy, ricerca su macerie, salvataggio in acqua, ed in attività sportive quali l’obedience, l’agility (con ostacoli bassi), dog dance e carting. Quest’ultima è un’attività che richiama le antiche origini della razza in cui il cane trainava il carretto nelle fattorie.  

Queste attività sono tutte possibili se però vengono svolte insieme al padrone.” mi racconta la signora Maddalena e continua “tutte le sue doti sono tangibili se il cane viene amato, tenuto i famiglia, e se viene a far parte integrante di essa.

Cane molto intelligente, un po’ rustico, docile, appartiene ad una delle poche razze che può convivere in branco. È importante che non sia lasciato per tanto tempo da solo perché è un cane che vive per la famiglia.”

In programma a breve c’è sicuramente una “scarrettata” in costume tipico associata alla benedizione degli animali per la festa di Sant’ Antonio abate il 19 gennaio. Oltre ad altri eventi per esempio la prova del CAE che serve per avere un patentino di “cane buon cittadino”.

Il raduno del 27 dicembre è stato il primo di questo direttivo voluto soprattutto per scambiare gli auguri e per ringraziare le persone che hanno sostenuto il percorso elettivo grazie ai loro tesseramenti.

Insomma una piacevolissima giornata all’insegna della conoscenza reciproca, della sana cinofilia ed anche del buon cibo!

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