Home Notizie Locali I luoghi imperdibili di Bali. Trentacinquesimo capitolo

I luoghi imperdibili di Bali. Trentacinquesimo capitolo

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La risaia di Tegalalang e Giorgia
Sapete dove  siamo stati oggi? Al  Butterfly Park. Molto carino e tenuto bene, niente di particolarmente speciale, ma sicuramente ha il suo fascino.  Si possono osservare da vicino maestose farfalle, bruchi, insetti stecco, insetti foglia e varie tipologie di piante
Farfalla del Butterfly Park

Inoltre rispetto ai prezzi medi di Bali è molto caro se tengo conto che i prezzi medi per visitare luoghi sacri non supera mai i 2/3 euro.
Qui ne abbiamo speso 8 a testa il che ci è sembrata un assurdità.

Un’altra tappa obbligatoria a Bali non può che essere la suggestiva risaia di Tegalalang.
Poco distante da Ubud, nella zona interna dell’isola.

Un paradiso per gli amanti della natura.
La risaia di Tegalalang

La risaia di Tegalalang dista solamente dieci chilometri da Ubud, una delle zone interiori più rinomate dell’isola.
È possibile raggiungerla in taxi, con un tour giornaliero organizzato o autonomamente come abbiamo fatto noi; una volta lasciata la cittadina di Ubud alle nostre spalle è stato un susseguirsi di campi verdi, negozietti di artigianato locale e magnifici resort.
La collina di Tegalalang è interamente scolpita a terrazze sulle quali cresce il riso; una geometria ed un’architettura perfette. Fondamentale per i contadini di Bali è il “subak” ossia il sistema di irrigazione tradizionale che permette, attraverso un attento lavoro, di mantenere il giusto livello di acqua in tutte le terrazze.
Un lavoro che richiede sforzo e molta dedizione.
L’ ingresso è gratuito.

Stefano nella risaia

Quello che vi consiglio è: mettete scarpe e abbigliamento comodo.

Tirta empul è un altro punto turistico scelto.

Il tempio è un tempio balinese indù situato vicino alla città di Tampaksiring, a Bali, in Indonesia. Il complesso del tempio è costituito da un petirtaan o una vasca balneabile, famosa per la sua acqua sorgiva sacra, dove gli indù balinesi si recano per il loro bagno rituale purificante. La vasca del tempio ha una sorgente che fornisce costantemente acqua potabile, la quale è considerata sacra o amritha dagli indù balinesi.

Al suo interno ci hanno fatto indossare il Saragon, un drappeggio in cotone, questo perché essendo un luogo sacro è importante avere certi costumi.

Inoltre, il Tirta Empul è noto proprio per una sorgente sacra molto importante per i balinesi, perché si pensa abbia poteri magici. Fu scoperta nel 962 d.c. e l’acqua della sorgente arriva in una grande vasca dall’acqua cristallina dove si consuma il rito della purificazione.

Quante cose stiamo scoprendo ed imparando e non avete idea di quanto le persone del posto siano completamente uniche nel loro genere.

Detto ciò non vi dico altro, se vorrete credermi fino in fondo veniteci anche voi.

Le scimmie, un mondo non diverso dal nostro.