Home Arte Con la sua opera “Ludwig” DIEGO MARCON vince il MAXXI BVLGARI PRIZE

Con la sua opera “Ludwig” DIEGO MARCON vince il MAXXI BVLGARI PRIZE

0
MAXXI BVLGARI PRIZE - LUDWIG, Diego Marcon
Il MAXXI Bvlgari Price nasce con l’intento del museo per il sostegno e la promozione dei giovani artisti, quest’anno rinnovato, rafforzato e proiettato sulla scena artistica internazionale anche grazie al supporto di un partner di eccezione come Bvlgari.

I finalisti dell’edizione 2018 oltre al vincitore Diego Marcon sono Talia Chetrit e Invernomuto, le loro opere resteranno in mostra fino al 4 novembre 2018 al Museo MAXXI.

A consegnare il premio al giovane artista un ospite d’eccezione il regista Giuseppe Tornatore che dichiara ” Le tre opere finaliste sono tutte curiose ed attraenti, ma più di tutto mi hanno fatto riflettere sul mestiere del cinema che è il mio.

È un linguaggio forte, fatto di tutto, pittura, scultura, musica, architettura e tutto questo crea il cinema che può diventare materia prima e materia grezza per altri modi di raccontare, come in questa opera vincitrice.

Mi ha fatto pensare di quanto sia sconfinata l’immaginazione umana, ed è un messaggio confortante in un’epoca in cui si torna a parlare di confini, diventa un messaggio di libertà”.

“Per la sintesi originale dal linguaggio analogico a quello digitale e per la capacità d’interpretare con grande efficacia lo spirito contraddittorio della nostra epoca attraverso frammenti della tradizione artistica e musicale del passato, vince l’edizione 2018 MAXXI BVLGARI PRIZE, Diego Marcon”.
Roma, Museo del Maxxi Premio Bvlgari Maxxi 2018
©Musacchio & Ianniello

Ludwig è un video proiettato a tutta parete realizzato con la tecnica CGI (computer-generated imagery), utilizzata nella computer grafica per la resa degli effetti speciali digitali nel cinema, in televisione, nella pubblicità e nei videogiochi di simulazione.

Il protagonista è un bambino che accende un fiammifero in uno spazio sospeso, che poi scopriremo essere quello di una nave in balia di una tempesta.

Mentre il fiammifero si consuma, il bambino intona un canto con versi scritti dall’artista sulla disperazione e la fatica dell’esistenza finché il fiammifero si spegne e la musica si interrompe, per poi ricominciare in loop. L’implacabile reiterazione della scena genera un’atmosfera claustrofobica e ossessiva.

La partitura per pianoforte e voce è di Federico Chiari, eseguita da Marco de Gaspari e interpretata da Gianluigi Sartori, allievo cantore del Coro Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano.

Questo lavoro approfondisce  la sperimentazione di Marcon  sull’immagine e la potenza evocativa di ciò che non è immediatamente visibile.

Le tre opere finaliste.

www.maxxi.art | www.bulgari.com |