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“Le sorelle Macaluso” di Emma Dante dal teatro a #Venezia77

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"Le sorelle Macaluso" di Emma Dante
Un Festival molto al femminile quello di quest’anno per la 77a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Attrici e registe dominano la scena e vengono apprezzate da pubblico e critica. Non poteva non tornare Emma Dante che dal teatro ha portato “Le sorelle Macaluso” al cinema, per tutti

Solo sette anni fa la regista aveva presentato a Venezia il suo primo film “Castellana bandiera” dell’omonimo libro di Emma Dante. In quell’occasione vinse come migliore interpretazione femminile l’attrice protagonista Elena Coppi, era il 2013.

Oggi le protagoniste della storia sono cinque ma le attrici sono dodici (tra di esse Donatella Finocchiaro), tutte donne, bambine o adolescenti, gli uomini sono relegati ad un contorno quasi necessario ma non rilevante. Insieme alle donne la protagonista è la casa, un appartamento all’ultimo piano di una palazzina della periferia di Palermo. La vita delle sorelle Macaluso è narrata in tre atti ognuno con una trama a sé in cui le età delle protagoniste sono completamente diverse (da qui la necessità di dodici attrici). Sono bambine che corrono e ballano nel mare e sulla spiaggia, sono adulte e poi anziane prigioniere della loro casa e dei loro gesti quotidiani.

“Ci accorgiamo che il tempo è passato dalla loro usura: i cocci di qualche piatto sono stati incollati, sul pavimento graffiato c’è un solco in corrispondenza di un incedere nervoso di Pinuccia sempre identico negli anni, nella vasca una sbeccatura nello stesso punto, la maniglia della porta finestra sistematicamente resta in mano a Katia quando apre o chiude, ma nessuno si è mai occupato di ripararla. Anche il peggioramento persiste come se fosse necessario all’equilibrio domestico della famiglia. Durante le sue crisi di nervi, Lia vorrebbe distruggere tutto: “questa poltrona deve morire prima di me”, ma alla fine desiste e lascia in pace la poltrona, posizionata nello stesso punto della stanza, da secoli. Nella casa, gli aloni dei quadri sulle pareti, testimoniano il tempo trascorso. Il buco che Lia fa nel muro lascia una ferita aperta per sempre.

Finché c’è la casa, permane la presenza delle sorelle.

In un luogo in cui non si riesce a metabolizzare la morte, non si riesce a trovare il modo di farne qualcosa, non si sa dove “collocarla”; come se a prevalere, in quella casa, fosse appunto una distrazione strategica, un dimenticarsi di, un non avvedersi di che cosa andrebbe fatto.

Le sorelle Macaluso è un film sul tempo. Sulla memoria. Sulle cose che durano. Sulle persone che restano anche dopo la morte. È un film sulla vecchiaia come traguardo incredibile della vita” Emma Dante.
Emma_Dante. Credits La Biennale di Venezia_-Foto ASAC ph Giorgio Zucchiatti

“Le sorelle Macaluso” è nelle sale italiane dal 10 settembre distribuito da Teodora Film.

“L’angelo di fuoco” di Sergej Prokof’ev, la regia è di Emma Dante