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Italia-Israele 1-0, esame di riparazione

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Dopo la disfatta contro la Spagna, l’Italia è chiamata al riscatto immediato contro Israele, avversario di gran lunga più abbordabile.

La squadra si comporta come uno studente, bocciato ad un esame difficile, che si presenta davanti al professore pochi giorni dopo, per sostenerne un altro. Lo scopo è quello di di superarlo agevolmente ed accorciare la distanza che lo separa dall’obbiettivo finale. Ma tre giorni di preparazione, appesantiti dal fardello psicologico derivante dalla lezione subita in quel di Madrid, sono evidentemente pochi.

La Nazionale italiana, ha un avvio pimpante e al primo minuto il nostro attaccante Belotti ha un’occasione per segnare, ma il tiro finisce al lato della porta. Tutto questo lascia presagire una partita ben diversa dalla precedente, magari ricca di gol, condotta in maniera determinata e tambureggiante. Per ribadire la nostra posizione nel panorama calcistico internazionale e per mettere a tacere l’inevitabile strascico di polemiche che ha fatto seguito alla partita di sabato.

Invece, per tutto il primo tempo, l’Italia si dimostra in palese difficoltà a costruire gioco contro una nazionale, quella israeliana, che tranne qualche individualità che ha trascorso la maggior parte della sua carriera in campionati maggiori, vedi Premier League e Bundesliga, è composta da lavoratori del settore onesti e volenterosi.

Giro palla dell’Italia lento e prevedibile. Coppia di attaccanti piuttosto statici e poche idee producono soltanto due tiri di De Rossi alti e un tiro di Insigne dopo un bel controllo in area, neutralizzato dal portiere Harush allo scadere.

Israele non sta a guardare e anzi, in alcune fasi della partita prende campo, con i dinamici Kabha e Cohen. Nel secondo tempo con il veloce Ben Chaim, e arriva alla conclusione proprio con Cohen che gira in porta di prima intenzione un traversone dalla destra su cui Buffon si dimostra reattivo e devia in angolo.

Finisce il primo tempo e ci si augura una strigliata da parte del CT Ventura negli spogliatoi.

Dev’essere arrivata perché nel secondo tempo l’approccio dell’Italia alla partita è ben diverso. Ventura opera un cambio al 49′, Zappacosta al posto di Conti. Zappacosta ha letteralmente sfondato sulla fascia destra insieme con Candreva per tutto il secondo tempo. Proprio quest’ultimo, in un affondo dei suoi fino al limite del fondocampo, pennella al 53′ un cross perfetto, sul quale Immobile si avventa di testa realizzando il gol 1 a 0.

L’Italia adesso sembra scatenata e gioca in maniera veloce, con passaggi rapidi e con sovrapposizioni sulle fasce disegnate da Insigne e Darmian sulla sinistra e Candreva e Zappacosta sulla destra.

Conclusioni di Verratti, Zappacosta e Belotti, il quale prova una girata di testa al 68′ come contro la Spagna sulla quale il portiere para d’istinto esattamente come nella partita di sabato. Lo stesso Belotti gira in porta un rasoterra al 76′ su passaggio di Candreva. Si salva ancora il portiere di piede, mettendo in evidenza il momento no del centravanti italiano. Il raddoppio non arriva e anzi, è la squadra israeliana a mettersi in evidenza con un’azione di Ben Chaim all’84′.  Prova a sorprendere Buffon con un pallonetto, cosa che gli riuscì nella partita di andata. Stavolta il nostro portiere non ci casca. Di nuovo l’Italia, con il subentrato Bernardeschi al posto di Candreva, il quale dopo un’accelerazione conclude da fuori area. Il tiro non è conforme alle sue possibilità e finisce fuori da buona posizione.

Tre minuti di recupero e finisce la partita. Italia – Israele 1-0

Contava vincere aldilà della prestazione, per consolidare il secondo posto nel girone e per non doversi  presentare all’ultima partita in casa dell’Albania con l’acqua alla gola.

Valter Laurenti

Photo: Sky calcio