Dal 30 gennaio al 10 febbraio 2019 è in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, la commedia in due atti di Gianni Clementi “Le Signorine”, con la regia di Pierpaolo Sepe
Un’opera che, tra comicità e malinconia, e con un meraviglioso dialetto napoletano, racconta la storia di due anziane sorelle, poliomielitiche e zitelle, le quali trascorrono la loro monotona vita tra la casa e la merceria di famiglia dove lavorano, senza alcun affetto, se non quello reciproco.
Le uniche cose che le tengono veramente impegnate sono i loro continui litigi e battibecchi, all’ordine del giorno (ed anche della notte!), trasformati in occasioni continue di risate per gli spettatori.
Tra le due sorelle, la maggiore, Rosaria – arcigna e ossessionata dai soldi – impone all’altra, Addolorata, il suo modo di vivere, basato sul risparmio e sulla fatica, e che non permette mai di concedersi una distrazione o una gratificazione. L’altra, sognatrice e sottomessa, sentendo la giovinezza sfiorire e stanca della miseria in cui è costretta a vivere, vorrebbe invece godersi qualche piccola gioia della vita (come un televisore nuovo o un bel vestito), ma cerca invano di imporsi ed ha sempre la peggio sulla sorella.
Sono sporadici, ma dolcissimi, i momenti in cui le sorelle ritrovano quell’affetto che le lega, mostrandosi unite nel ridere dei pochissimi divertimenti e nell’affrontare le difficoltà del quotidiano.
L’atmosfera comica del primo tempo si vela di un fondo di malinconia, nel secondo tempo, quando, avvicinandoci all’epilogo della storia, accade un episodio che ribalterà gli equilibri e darà la possibilità ad Addolorata di prendersi una rivalsa nei confronti della sorella, rivalsa che comunque non la renderà felice.
Infatti, proprio quando Addolorata riesce a “liberarsi della sorella” e a vivere quella libertà tanto sognata e decantata, si accorge di quanto la sua vita sia vuota e di come tutto stia andando alla deriva, rendendosi conto di come in realtà Rosaria fosse tutto per lei e che, nonostante i dissapori e le continue discussioni, nessuno potrà mai capirla e amarla come aveva fatto la sorella.
Le due straordinarie attrici protagoniste, Isa Danieli (Rosaria) e Giuliana De Sio (Addolorata), riescono, con la loro energica recitazione, a trasformare questo clima di tristezza e di miseria in un fantastico e comico quadretto familiare, senza mai cadere nel grottesco e nella banalità. Una recitazione impeccabile che fa divertire e commuovere il pubblico, con un ritmo veloce e mai noioso.
Una commedia imperdibile che propone una bellissima metafora di vita, raccontando come la famiglia sia il luogo dei legami più veri e profondi, un luogo sicuro in cui, anche se ci sono contrasti e litigi, si può essere sé stessi senza che nulla cambi.
Geppi Cucciari al Teatro Ambra Jovinelli
