Home Benessere Il body shaming: il bullismo virtuale che può far male!

Il body shaming: il bullismo virtuale che può far male!

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Bullismo@pixabay
Il body shaming indica la derisione di caratteristiche del corpo altrui, specialmente attraverso i social. Considerata una vera e propria forma di bullismo, i cosiddetti haters utilizzano questa tipologia di attacco in maniera sempre più frequente.

Mostrarsi sui social è sempre un rischio dal momento che, postando foto che hanno una visibilità pubblica, chiunque può essere oggetto di derisione e offese. Per tale motivo è bene tutelarsi e selezionare il proprio “pubblico” evitando di ostentare e la propria immagine, soprattutto se si è suscettibili alle critiche. Internet è un’arma potentissima! Spesso usato per ampliare i propri contatti e sentirsi popolari, può diventare un boomerang di sofferenze se gli effetti non sono quelli sperati.

I vip sono i più attaccati

Le persone maggiormente esposte a body shaming sono senz’altro i vip e tutti coloro che, in qualche modo, lavorano anche con il proprio corpo.

Recentemente molti personaggi famosi hanno subito episodi di body shaming. Vanessa Incontrada, in passato già criticata per la forma fisica, è stata nuovamente attaccata per aver mostrato le sue “rotondità” durante i Seat Music Awards 2019. La blogger Chiara Ferragni viene derisa per i suoi piedi e le sue orecchie. Perfino Rihanna (si proprio lei!) ha ricevuto alcuni insulti per il suo presunto sovrappeso.

Il rischio in adolescenza

Come avrete notato, le donne sono maggiormente sottoposte a questo genere di valutazione poiché persiste una cultura della bellezza femminile improntata sulla perfezione del corpo. Questa continua esaltazione della forma fisica e la facilità di accesso a comunicazioni poco filtrate attraverso la realtà virtuale, sta diventando un problema da non sottovalutare per la nuova generazione. Essere stimolati da aspettative sociali e modelli idealizzati può influire sullo sviluppo di problemi alimentari, senso di inadeguatezza e depressione.

Fortunatamente, la popolarità permette ai personaggi più colpiti di potersi difendere pubblicamente. Rispondendo per le rime, diventano un modello ancora più positivo per tutte le adolescenti che possono subire forme di bullismo e non sono in grado di reagire in maniera assertiva alle critiche sterili.

La dichiarazione dell’amatissima pop star Pink, riferita a sua figlia che le ha confidato  di sentirsi brutta, è un esempio molto valido e un buon modello di reazione alle critiche spietate sull’aspetto fisico.

Ma chi sono i bulli virtuali?

Gli haters, i leoni da tastiera, i criticoni e i bulli sono spesso persone che hanno dei forti complessi di inferiorità e soffrono di invidia. Non sono in grado di canalizzare la loro rabbia e scelgono le loro vittime proiettando su di esse le loro insoddisfazioni. Non a caso donne molto belle sono prese di mira da chi non si sente altrettanto piacente o da chi le considera irraggiungibili, come persone molto timide e insicure vengono attaccate da chi non sarebbe in grado di fronteggiare un “nemico” più forte.

È importante coltivare nei più giovani (ma non solo) messaggi di rispetto per tutto ciò che può discostarsi da un immaginario idealizzato di perfezione, poiché le conseguenze associate al fenomeno del bullismo virtuale sono, al pari del bullismo a scuola, molto gravi e destabilizzanti:

“I bulli sono molto abili a manipolare la situazione ed a far credere che l’episodio sia stato solo un gioco. Il bullismo però non è un gioco, bensì un comportamento capace di lasciare profonde ferite in chi lo subisce”
(Alessia Filippi)

Dott.ssa Simona Bianchini

Psicoterapeuta

“Hikikomori”