Home Cultura/Spettacolo “Hotel Grande A” il romanzo perfetto in questo periodo, di Sjoerd Kuyper

“Hotel Grande A” il romanzo perfetto in questo periodo, di Sjoerd Kuyper

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Arricchire le giornate in questo momento è sempre più difficile, arricchirle con messaggi positivi dovrebbe essere obbligatorio. Il romanzo per ragazzi, ma è perfetto per un pubblico adulto, “Hotel Grande A” di Sioerd Kuyper è la scelta giusta

Il romanzo è stato tra i primi cinque candidati finalisti del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2018 e del Premio Biblioteche di Roma, oltre ad essere vincitore del Premio ORBIL 2018 . In Italia è edito dalla casa editrice La Nuova Frontiera.

Protagonisti della storia sono dei ragazzini: Kos appena tredicenne e le sue sorelle Briek, Libbie e Pel la più piccola. Orfani di madre vivono con il padre nel loro albergo “l’Hotel Grande A”. In una giornata di primavera, stanno decidendo un nuovo nome e montando la nuova insegna. L’albergo non ha molti clienti, è da sistemare, il padre dei ragazzi dopo la morte della moglie è ingrassato, ha 7000 euro di debiti. Ma la posizione è buona, davanti al mare un bel posto a nord. La domenica mattina in cui il padre stava montando la nuova insegna, rigorosamente senza l’aiuto dei ragazzi, perché i “bambini non devono lavorare, devono divertirsi” improvvisamente si sente male, il cuore cede e viene ricoverato in ospedale.

Kos l’unico maschio si prende la responsabilità di salvare l’albergo, saldare i debiti e accudire le sorelle.

Tra le righe ricche di poesia di Sjoerd Kuyper non c’è mai una nota di drammaticità, anzi riesce a far correre le vicende con la semplicità che solo un occhio di un bambino sa avere. Durante tutta la vicenda Kos racconta la sua storia ad un registratore che è quella poi trascritta nel libro, a cui il lettore può partecipare come spettatore assaporando le vicissitudini dei quattro ragazzi. Ci si può anche riempire il cuore con la loro forza ed entusiasmo, uniti, pur così piccoli in un cammino più grande di loro, nel quale si affacceranno i primi amori caratterizzati dall’assoluto coinvolgimento tipico della giovinezza.

Sarete a turno un po’ Kos, a volte Briek o Libbie e nei momenti di sconforto la piccolissima Pel. Di tutti abbiamo alcune caratteristiche che ci appartengono, la capacità dell’autore è proprio nell’unire e fare anche nostra la forza di andare avanti con semplicità e coraggio.