Home Ambiente In viaggio attraverso la provincia di Grosseto: mare, cielo e terra

In viaggio attraverso la provincia di Grosseto: mare, cielo e terra

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Porto turistico di Talmone
Si dice che la Maremma abbia un carattere riservato, intrigante e dalle mille sfaccettature. Questa terra nasconde alcuni aspetti misteriosi e ti porta via il respiro… possiamo scoprire la sua magia vivendola, percorrendo le sue strade che portano al mare, le sue spiagge, le dolci colline, i piccoli borghi medievali ed i boschi delle sue montagne

Gli uomini hanno protetto questa terra sviluppando un’agricoltura che ha sempre rispettato l’ambiente e le tradizioni, la sua bellezza, i suoi panorami mentre la qualità dei suoi prodotti e servizi assieme alla rivalutazione del suo ricco passato fanno il resto.

Il mio itinerario comincia all’Argentario, un promontorio roccioso immerso nel blu del mare, attaccato alla terraferma dai due Tomboli: il Tombolo della Feniglia e il Tombolo della Giannella con al centro Orbetello. Il vento soffia forte ed i traghetti per l’Isola del Giglio oggi non partono quindi continuo il mio viaggio verso Nord fino ad arrivare a Castiglione della Pescaia e Talamone.

Spiaggia di Talamone

Di Talamone la leggenda narra che prenda il nome dall’eroe greco Telamón che sarebbe sepolto sotto la fortezza che domina il borgo: fatta costruire dagli Aldobrandeschi nel Medioevo ed in tempi più recenti questo borgo marinaro vide sbarcare Garibaldi per rifornirsi di armi ed acqua per poi proseguire per la Sicilia.

Mi dirigo verso l’entroterra, precisamente a Montiano nota per essere un’autentica terrazza sulla Maremma. Infatti si trova effettivamente in posizione strategica e nei giorni chiari la vista è davvero mozzafiato.

Montiano

Dapprima agglomerato etrusco, poi fondo aldobrandesco ed in seguito castello senese: di queste sovrapposizioni restano rare ma significative tracce come antichi palazzi e brandelli di cinte murarie. Da vedere la chiesa di San Giovanni e la Torre dell’Orologio. Nel 1544 il paese subì una devastante scorreria ad opera dei pirati barbareschi.

Mi è difficile tornare a casa dopo essermi riempita gli occhi di questi panorami, in effetti qui si sente il “respiro del vento” compagno di viaggio immancabile.

“Vacanze cinofile”: il fascino selvaggio della Maremma.