Home Viaggi Giorgia il malessere e l’avventura nella grotta. Capitolo undicesimo

Giorgia il malessere e l’avventura nella grotta. Capitolo undicesimo

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Giorgia e Stefano nella grotta
Rieccomi sempre qui, oggi ci troviamo al Sanctuary Mountain Maungatautari a PUKEATUA. Un sentiero in una foresta antichissima molto molto suggestiva. 

Vi imbatterete in una natura pazzesca, intrecci di piante OVUNQUE e vedrete come la natura continua a voler vivere e crescere. Sviluppandosi persino su piante decedute o tagliate.

Gli alberi sono altissimi, arrivano persino fino a 36 m e avrete la possibilità di percorrerla attraverso sentieri semplici e agibili a tutti.

La parte triste è che l’uomo, spesso, nonostante l’intelligenza si comporta da stupido. Così… A causa dei danni subiti in passato, quali, ad esempio immondizia lasciata in giro per i sentieri, fuochi accesi, rovinando e uccidendo piante e la natura circostante.

Ora è un sentiero percorribile solo a pagamento. Che tristezza ! 20$ a persona o 40$ seguendo un tour con la guida. 

Sono tanti soldi per una camminata, nonostante la natura sia spettacolare e sia altrettanto bello il canticchio degli uccelli e il fruscio del vento.

Ma, purtroppo, l’essere umano a volte si comporta da stupido e così facendo non facciamo altro che privarci di qualcosa.

Ad ogni modo, cambiando discorso, vorrei raccontarvi un episodio che non vorrei ricordare ma mi sento di dovervelo dire.

Per la sera siamo stati a dormire a MANGAOKEWA SCENIC RESERVE.
Mangaokewa Scenic Reserve

Bella zona, un po’ interna ma c’erano molti altri campeggiatori a rassicuraci in mezzo a quel verde.

Durante la notte sono stata malissimo di stomaco, avevo dei crampi allucinanti alla pancia e non riuscivo quasi nemmeno a respirare dal mare che provai.

Il problema è che eravamo davvero abbastanza distanti da ogni cittadina, non c’erano i servizi e vista l’ora non avremmo comunque trovato nulla di aperto in giro.

Cosi’, l’unica soluzione fattibile era quella di crearmi una specie di bagno li, all’aperto, al freddo sotto la luce delle stelle.

Non vi so nemmeno spiegare come mi sentii male e in imbarazzo.

Ma d’altronde, se bene volevo stare, li mi ci dovei chinare.

Penso sarà un momento che non scorderò così facilmente.

Fortunatamente, il mio Muschietto non mi prese in giro, e fortunatamente mi è stato persino di appoggio.

Ben per lui, anche perché sapete cosa successe la sera seguente?

Si ripresentò la stessa medesima situazione, ma questa volta con un soggetto differente!
Esatto, era stato il suo turno, ma a differenza mia mi chiese pure il supporto di tenergli la carta igienica.

Vi sembra una cosa normale? Io capisco tutto, comprendo la confidenza ed il resto.

Ma questa richiesta andava oltre ad ogni cosa.

Dopo questo reply, capimmo che qualcosa non andava, e così andammo a guardare le borracce di acqua riempite 2 giorni prima dal campeggio e notammo alcuni sassolini rossi che galleggiavano nell’ acqua, sembrava ruggine.

Ecco che comprendemmo le ragioni del nostro malessere.

Ragazzi ATTENTI, chiedete e assicuratevi sempre che la acqua che mettono a disposizione sia potabile.

 A parte questo, PICCOLO inconveniente, e nonostante non mi sentii ancora al 100% delle mie forze avevamo deciso di affrontare un’esperienza un po’ diversa a WAITOMO CAVES.

Incredibile!

Ci fecero prima fatti cambiare dandoci le mute + elmetti e scarpe per tenerci un po’ più caldi.  Tra parentesi… Tutte le mute erano bagnate dai gruppi precedenti, le quali venivano sciacquate e date ai gruppi successivi.

Quindi, vi lascio immaginare di quanto potessi essere felice di mettermi una tuta stretta già tutta bagnata dai gruppi precedenti.

A rendere la cosa ancora meno divertente era l’immensa difficoltà nel metterla.

Dovevate esserci per capire, non ho mai provato un’esperienza del genere fino a quel momento e ho addirittura avuto bisogno di Stefanino per aiutarmi a infilarmici dentro.

Direi, un buon inizio, non credete anche voi?

Dite la verità, avete perso ogni desiderio di provare quest’attività, non è vero?

Beh vi rassereno dicendovi che da li le cose andarono molto meglio, infatti, dopo esserci cambiati ed esserci fatti una fotografia di gruppo.

Ci fecero salire in un van e ci portarono alle grotte. 

Prima di cominciare il vero viaggio all’interno della grotta, vi spiegheranno ogni cosa e proverete a buttarvi all’indietro da un ponticello che da sull’acqua.

Dovevate vedermi, io ero già spaventata all’idea di dovermi buttare a mezzo metro dall’acqua, quindi vi lascio immaginare che FIFONA di persona che sono.

Al mio lancio nell’acqua feci ridere tutti e l’unica persona rimasta seria era la sottoscritta.

Ma proseguiamo la mia storia.

Il viaggio all’ interno è molto suggestivo e divertente, sarete sempre a contatto con l’acqua e, mi dispiace essere così onesta ma il freddo vi accompagnerà sempre durante la vostra avventura, soprattutto se come noi, deciderete di affrontarlo in un periodo non estivo

Ma non mancheranno sicuramente le risate ed il divertimento facendo amicizia con tutti i ragazzi.

Non solo avrete la possibilità di lasciarvi trasportare dall’acqua grazie al salvagente che porterete con voi, o di farvi lanciare giù da alcune piccole cascatelle.

Vedrete anche le lucciole, che vivono fra le pareti della grotta, visibili solo al buio, e vi assicuro che sarà uno spettacolo .

Mi ero persino quasi dimenticata del freddo che provavo, vedendo una bellezza del genere.

Il percorso ha una durata di circa 2 ore ed al termine del percorso avrete la possibilità non solo di farvi una doccetta calda, ma persino quella di scaldarvi ulteriormente con pane grigliato offerto da loro e una zuppa calda.

ANDATECI e non fatevi intimorire perché non ve ne pentirete affatto