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Giorgia dopo tre anni in Australia tira le somme sul paese e il suo popolo

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Australia
Finalmente, rieccomi qui fra voi con il quattordicesimo capitolo, l’ultima volta eravamo rimasti al pensiero che mi sono fatta dell’Australia

Beh, andando per ordine, come ogni cosa non esiste la perfezione e come in ogni situazione ci sono sia lati positivi che negativi.

Ciò che vi racconterò non sarà la verità assoluta, ma semplicemente un’idea personale che mi sono fatta in tutto questo tempo in cui ho vissuto qui.

IL CITTADINO

Mi piace qui, mi piace la tranquillità delle persone e della vita, tutti vivono adottando uno stile più tranquillo e pacifico.

I cittadini ricevono aiuto e protezione dal governo. Principi che purtroppo, non tutte le istituzioni rispettano.

Il loro essere ed il loro modo di vivere, in alcuni casi risulta contagioso, tanto è vero che persino io, ho imparato ad essere un po’ meno frenetica e un po’ più calma.

A mia opinione, comunque, l’aiuto da parte del governo verso i propri cittadini è una cosa importante.

Ma, come vi ho accennato prima, forse, il troppo sostegno porta la persona stessa ad essere pigra e senza desiderio. Desiderio di farcela, desiderio di provarci.

Sicuramente ci sono anche molte cose che andrebbero cambiate o per lo meno sistemate, ma onestamente parlando, esiste un governo perfetto?

Come non può esistere la persona perfetta, non potrà mai esistere un governo indiscusso e senza difetti. Ma nell’ imperfezione, si può convivere in armonia se si prova ad usare un po’ di sani principi ed intelligenza.

Chiudendo questo intenso e complesso discorso, vorrei invece parlarvi degli SPAZI che sono così INFINITI, e la grandezza di questo territorio ne dimostra la ragione.

Mi è capitato di ritrovarmi in parchi, sola ed è una sensazione così di pace e relax.

Il vento che ti attraversa i capelli e il canticchio degli uccelli a farti compagnia.

Che bellezze, sensazioni che dovreste provare.

Non so se tutti lo sapete ma l’ Australia è popolata dagli ABORIGENI per più di 40.000 mila anni ed è stata colonizzata dal Regno Unito a partire dal XVIII secolo.

La sua capitale è Canberra, mentre la città più popolata è Sidney.

L’Australia è divisa in stati ed ognuno è completamente indipendente dagli altri.

Nell’Australia meridionale troviamo Adelaide, Occidentale Perth, Nuovo Galles del sud Sidney, Queensland Brisbane, Tasmania Hobart e Victoria Melbourne.

Io ho vissuto per la maggior parte della mia permanenza in Victoria.

LA CULTURA

La cultura inglese è senza altro differente dalla nostra, quindi, forse, a volte quello che mi è mancato è stato il calore delle persone.

Qui sono tutti molto molto gentili e disponibili ma sembra più che altro una gentilezza di cortesia.

Tutti passano la giornata a chiedere, a chiunque ” Hi there how are you going ?”.  Che significherebbe “ciao, come va / come te la passi?”.

Detto così sembra una cosa carina, ma molte delle volte non si aspettano nemmeno una reale risposta, a volte capita che una volta fatta la domanda si girano e se ne vanno senza nemmeno attendere per la tua risposta.

Diciamo che è un’usanza, un modo di dire che esce spontaneo senza darci alcun reale peso o importanza.

SENSAZIONI PROVATE

Per il resto, non posso negarvi, di aver PROVATO momenti di mancanza, mancanza di casa, l’assenza delle mie usanze e abitudini. Momenti in cui mi è mancato parlare con i miei amici di infanzia.

Soprattutto all’inizio, quando la non conoscenza della lingua potrà risultare un grosso limite ed ostacolo.

L’incapacità di farvi capire e di comprendere gli altri, potrà risultare stressante, squalificante e in un qualche modo triste.

Ma persistete e non datevi per vinti! Continuate a provarci e ricordate che per quanto sembrerete buffi agli occhi degli altri, voi, avete avuto il coraggio di mettervi in gioco! Quindi, non lasciatevi intimorire da niente e nessuno.

VIVERE IN AUSTRALIA

Fino ad oggi, penso che l’Australia sia stato un posto ottimo per viverci, il problema, però è che come in tutte le altre parti del mondo, anche qui si ha abusato, e così, ci sono molte più restrizioni rispetto anche solo a quando sono arrivata tre anni fa.

Molti più controlli rispetto all’ immigrazione e agli abusi.

Senz’altro è una cosa che posso comprendere e per cui non mi ci posso lamentare. Ma sono altrettanto convinta che anche noi (come immigrati) siamo stati, e siamo utili, in parte, sia per la loro economia che per il popolo.

Se i cittadini hanno molti privilegi, è anche grazie a noi, alle tasse in più che paghiamo, agli sconti che non abbiamo e a tutte le agevolazioni di cui siamo privi.

Non voglio impartire un discorso di politica, perché non è il messaggio che voglio inviare. Ma mi sento in diritto di poter esprimere la mia.

Con questo, RESTEREMO? Riusciremo, finalmente ad ottenere il permesso di soggiorno?

Lo sapremo la prossima settimana con il Quindicesimo Capitolo.

Giorgia Marcon

Giorgia trova l’amore. Tredicesimo capitolo

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