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Il gatto: una preziosa compagnia per i bambini

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Gattino @pixabay
Diversi studi scientifici hanno dimostrato quanto sia importante per i bambini convivere con un animale domestico.

Solitamente è il cane ad essere considerato il migliore amico dell’uomo, mentre per i nostri amici gatti persistono alcuni pregiudizi e timori.

Il gatto è spesso vittima di luoghi comuni che tendono ad etichettarlo come egoista e “traditore”. Specialmente quando in casa ci sono dei bambini piccoli, la maggior parte delle persone è portata a pensare che il gatto possa risultare pericoloso.

Quali sono i falsi miti sulla relazione gatto/bambino?
  • il gatto provoca allergie: in realtà è stato dimostrato che i bambini altamente esposti al gatto evidenziano un rischio complessivo più debole a sviluppare un’allergia al gatto rispetto a quelli che hanno una esposizione “media”.
Queste osservazioni, pur non convalidate da molti studi, hanno suscitato interesse sulla presenza del gatto, specie in epoca neonatale o nei primissimi anni di vita, come possibile azione di prevenzione di eventuale allergia
  • Il gatto si affeziona solamente all’ambiente: il gatto è indubbiamente un animale territoriale e ama stare in casa, considerandola una sua proprietà.

Ciò non significa che l’essere umano gli sia indifferente ma, anzi, lo considera un suo punto di riferimento. Spesso manifesta il bisogno di vicinanza e affettività con le persone che vivono con lui

  • il gatto graffia senza motivo: come ogni essere vivente, il gatto ha bisogno di essere compreso e presenta delle reazioni specifiche quando nell’ambiente accade qualcosa che lo disturba. Raramente accade che il gatto possa graffiare senza un motivo apparente e, se accade, potrebbe essere presente una problematica comportamentale da valutare con un veterinario o un etologo esperto.
Vivere insieme ad un gatto è, in realtà, una risorsa preziosa per i bambini per una serie infinita di motivi.

Di seguito ne elencherò soltanto alcuni per cui, secondo me, il gatto è uno degli animali domestici più educativi per un bambino piccolo.

Senza scomodare le varie ricerche scientifiche al riguardo, riporterò delle osservazioni basate su mie esperienze professionali e personali da psicoterapeuta, mamma e “gattara”!

  • Il gatto riconosce nel bambino piccolo una figura da proteggere: quando nasce un bambino e in casa vivono già dei gatti, il timore è che, per gelosia, il neonato possa essere preso di mira o aggredito. Niente di più falso: il gatto è molto rispettoso e comprende che il nuovo arrivato è un cucciolo da proteggere. Ovviamente va preparato, come si farebbe con un fratello maggiore, all’arrivo di nuovo piccolo membro del gruppo familiare.

Il gatto avrà bisogno di odorare e coccolare il neonato.

Di fare la guardia alla sua culla quando arriveranno ospiti per essere certo che il “suo” piccolo non venga infastidito.

  • Il gatto insegna il rispetto dei confini: pur riconoscendo nei bambini degli esserini da proteggere, è importante spiegar loro che il gatto non ama essere disturbato o subire scherzi maneschi. Il bambino deve imparare a rispettare il carattere dell’amico felino, così come viene educato a rispettare le esigenze di altri essere umani.
Negli anni ho constatato che i bambini che convivono con uno o più gatti risultano meno aggressivi e/o prepotenti.
  • Vivere con un gatto favorisce l’autonomia del bambino: il gatto ha esigenza di essere nutrito due volte al giorno, bere molto, pettinato, coccolato e i suoi spazi devono essere molto puliti.

Tutte queste mansioni possono essere svolte anche da un bambino piccolo, a partire già dai 2 anni di età.

Questa forma di accudimento verso un animale favorisce lo sviluppo di una maggiore autonomia e innalza i livelli di autostima, poiché il piccolo si percepisce utile per il suo animale. L’accudimento favorirà anche un legame più empatico tra i due.

  • Dormire con un gatto è rassicurante: il contatto con la morbidezza e il suono delle fusa rendono il pisolino di un bambino ancora più confortevole, oltre a suscitare in noi adulti un senso di tenerezza estremo!

Ogni gatto presenta le proprie caratteristiche. Se si decide di accoglierne uno in casa, la forma d’amore che più apprezzerà sarà quella di sentirsi capito e rispettato.

“Ho vissuto con diversi maestri Zen – erano tutti dei gatti”
(Eckhart Tolle)

Simona Bianchini

Psicoterapeuta

“Il fenomeno Hikikomori”