Home Musica “La Francia in scena 2019”, stagione artistica dell’Institut français Italia

“La Francia in scena 2019”, stagione artistica dell’Institut français Italia

0
La Francia in scena 2019
Parole d’ordine di questa nuova stagione: giovani, futuro, Europa. Giunta alla sua quinta edizione, dal 4 maggio al 27 novembre la Francia in Scena presenta al pubblico dell’intera Penisola tutta la diversità e la vitalità della scena artistica francese

In dialogo con le maggiori istituzioni culturali e i festival più importanti del Paese ma anche con i luoghi più belli del nostro patrimonio artistico come la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri o la Rocca Albornoziana di Spoleto.

La Francia in Scena scommette su una nuova generazione di giovani artisti (al fianco di nomi già affermati nel panorama internazionale) che parlano dell’Europa e del mondo in cui vivono. Proiettano nella loro opera aspetti molto personali del loro percorso, soprattutto la ricchezza della propria identità di genere, di quella culturale o di quella legata al tema delle migrazioni. Questi artisti reinterpretano il patrimonio culturale senza tabu in uno straordinario miscuglio di linguaggi, forme e saperi.

Il programma romano si apre con due creazioni di Gérard Watkins nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe – Beyond Borders?

Il progetto per la promozione e il sostegno della drammaturgia contemporanea in Europa a cura di PAV: la riflessione su memoria e identità di Non mi ricordo più tanto bene, dal 20 al 30 maggio al Teatro India di Roma, e quella su violenza e identità culturale di Scene di violenza coniugale dal 28 maggio al 2 giugno in una casa privata.

Doppio appuntamento al Chiostro del Bramante il 7 e l’8 giugno. Protagonista il giovane collettivo (LA)HORDE, fresco di nomina alla direzione artistica del Ballet National de Marseille, che presenta Il domani è cancellato: due serate fra danza, cinema, dj set e performance con danzatori di jumpstyle provenienti da tutta Europa che trascineranno il pubblico in una sorta di viaggio iniziatico, nel segno della ricerca multimediale sulla rivoluzione dei corpi, cuore dell’attività di (LA)HORDE.

Nell’incantevole cornice del cortile di Palazzo Farnese il 20 giugno sarà invece la volta di Radio Live Roma, spettacolo/performance che riprende il format di una trasmissione radiofonica ideato dalle giornaliste francesi Aurélie Charon e Caroline Gillet a partire dalle loro esperienze radio su France Inter e France Culture.

Fra musica live e i disegni realizzati in diretta dall’illustratrice Amélie Bonnin, le due giornaliste invitano sul palco giovani italiani ed europei della generazione fra i 20 e i 30 anni a discutere di democrazia e di futuro, un mese dopo le elezioni europee e sei mesi dopo la “Nuit des Idées – L’Europa che vogliamo”.

Il dialogo artistico fra la Francia e l’Italia è al centro anche della XXII edizione di “Una striscia di terra feconda”, festival di jazz e musiche improvvisate che riunisce non solo i maestri riconosciuti ma soprattutto i giovani talenti del jazz francese e della rispettiva scena italiana, attraverso produzioni originali e progetti commissionati appositamente per il festival. “Una striscia di terra feconda” è una delle tante incursioni di spettacolo dal vivo nei luoghi del nostro patrimonio artistico e archeologico che caratterizzano La Francia in Scena 2019. Ecco perché il festival si apre il 26 luglio al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina con il Théo Ceccaldi Trio in un live in prima nazionale dal titolo Django e Urbano Barberini e Antonio Figura con la loro produzione originale Parole note.

Il 27 luglio il Museo invece ospita il concerto di Fidel Fourneyron e Francesco Diodati in prima nazionale e il Roberto Ottaviano Trio.

Il 6 settembre alla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, fra i siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, si esibiranno il Daniel Mille e Grégoire Korniluk Duo in prima nazionale e il Jacopo Ferrazza Ensemble con ospite Camille Bertault. Sempre a Cerveteri il giorno successivo è la volta del francese Pascal Contet e dell’italiano Daniele Roccato in duo con una produzione originale per fisarmonica e contrabbasso e Franco D’Andrea con il suo New Things.

Tra i grandi protagonisti del festival anche i due maestri del pianoforte Enrico Pieranunzi e Jacky Terrason in una produzione originale e David Riondino, in concerto l’8 settembre all’Auditorium Parco della Musica. Alla Casa del Jazz si esibiranno invece Ronan Le Gourierec e Le Peuple Étincelle (8 settembre); Paolo Damiani, Rosario Giuliani e Michele Rabbia con ospite Théo Ceccaldi e Javier Girotto insieme a Eric Séva (9 settembre); Federica Michisanti Horn Trio, Giampiero Locatelli e Cecilia Sanchietti per il Premio SIAE 2019 e Pierrick Pedron Quartet con ospite Rosario Giuliani (10 settembre) e il sassofonista François Corneloup, sia con il suo quintetto nella prima nazionale di Revolution che con quattro musicisti italiani selezionati tramite bando nazionale (11 settembre).

In chiusura, il 12 settembre, si ritorna all’Auditorium Parco della Musica con l’Ada Montellanico Quintet con Michel Godard e La Femme d’à côté, estratti da film di François Truffaut con Rita Marcotulli.

Si rafforza la collaborazione con il festival Short Theatre che il 10 e l’11 settembre ospita Jukebox, creazione del regista Joris Lacoste, frammento en solo del collettivo L’Encyclopédie de la Parole: 50 parole raccolte, registrate e documentate in 3 città differenti che rimandano all’identità di spazi geografici precisi saranno scelte dal pubblico ogni sera e trasmesse a un’attrice che le reciterà come un jukebox in carne e ossa per tentare di rispondere ad alcune domande: cosa desideriamo ascoltare della nostra lingua? Come risuoneranno le parole le une con le altre?

Sempre nell’ambito di Short Theatre si susseguiranno spettacolo/performance Love Bar di Alex Cecchetti il 5 6 e 7 settembre, Ductus Midi di Anne Lise Le Gac con Arthur Chambry il 12 e 13 settembre e ONENESS – Party Animal di Cecilia Bengolea il 13 settembre, che ritorna dopo lo straordinario successo dello scorso anno, stavolta con Damion BG Dancerz e Craig Black Eagle, fin ad arrivare al dj set di Kiddy Smile, figura chiave della comunità LGBTQ di Parigi.

Il dialogo storico con Romaeuropa Festival, in autunno, si articola in 12 appuntamenti con i grandi protagonisti internazionali dello spettacolo dal vivo: il teatro di Cyril Teste con Isabelle Adjani che rilegge un capolavoro del cinema firmato da John Cassavetes e quello di Julien Gosselin che si cimenta con un testo di Don Delillo.

Sul fronte della danza Aurélien Bory, Hamdi Dridi, Théo Mercier e Steven Michel e su quello del circo contemporaneo James Thierrée. Ampio spazio alla musica con Blick Bassy, Mayra Andrade, Erik Truffaz, Abdullah Miniawy, Karsten Hochapfel, Peter Corser per il spettacolo Le Cri du Caire, Rayess Bek, Mehdi Haddab, Julien Perraudeau, La Mirza per Love & Revenge, Katia & Marielle Labèque e il grande ritorno di Chassol.

La sezione Ref Kids del Romaeuropa Festival ospita inoltre uno spettacolo di Génération Belle Saison, la programmazione de La Francia in Scena dedicata al pubblico più giovane: la Parata della compagnia Les Grandes Personnes il 9 novembre fra il Mattatoio e le vie del quartiere Testaccio.

Programma completo.