Home Cucina La ricetta dei cantucci di Marta

La ricetta dei cantucci di Marta

0
I cantuccini di Prato
Chiamati anche cantuccinibiscotti di Prato (la città di cui sono originari), i cantucci sono dei dolcetti conosciuti in tutto il mondo. Croccanti e dal forte profumo di mandorle e agrumi, sono tradizionalmente serviti inzuppati nel Vin Santo.
I cantucci
Ingredienti
  • 420 g di farina
  • 240 g di zucchero
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • 10 ml di Marsala o di un altro tipo di liquore (facoltativo)
  • 1 cucchiaino di miele
  • 200 g di mandorle intere con la pelle
  • la scorza grattugiata di mezzo limone
  • la scorza grattugiata di mezza arancia
  • 1 bustina di lievito
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
  • 1 uovo leggermente sbattuto per spennellare i biscotti

Preriscaldate il forno a 180°C in modalità statica. Preparate una teglia ricoperta da carta da forno.

Fate tostare le mandorle nel forno a 180°C per 5 minuti. Lasciate raffreddare e mettete da parte.

In una ciotola capiente lavorate con uno sbattitore elettrico i tuorli, le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungete il miele, il liquore, la scorza di limone, la scorza di arancia e l’estratto di vaniglia. In un altro recipiente setacciate la farina e il lievito. Incorporate poco alla volta gli ingredienti in polvere e il sale al composto. Unite per ultime le mandorle lavorando l’impasto con le mani. Dividete il composto in 4 parti e formate dei cilindri lunghi circa 30 cm e larghi 4 cm.

Spennellateli con l’uovo sbattuto e posizionateli sulla teglia spaziandoli tra loro. Fate cuocere per 20 minuti.

Lasciateli intiepidire e poi tagliate i cilindri di sbieco con un coltello seghettato, così da ottenere dei cantucci spessi circa 1,5 cm. Rimettete i biscotti sulla teglia e fate cuocere nuovamente per 5-6 minuti (attenzione, non devono diventare troppo dorati in superficie altrimenti poi saranno troppo duri).

Lasciate raffreddare completamente prima di servire accompagnati da Vin Santo.

Le margherite di Stresa.