Home Ambiente Caldo infernale: al Bioparco di Roma piscine e ghiaccioli per gli animali

Caldo infernale: al Bioparco di Roma piscine e ghiaccioli per gli animali

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In questi giorni di caldo eccezionale causato dall’anticiclone africano Lucifero, gli animali del Bioparco vengono supportati dallo staff per affrontare le temperature bollenti.

I lemuri catta (nelle foto), come gli altri primati del Bioparco, ricevono dallo staff zoologico ghiaccioli a base di frutta e canne di bambù ripiene di yogurt e frutta congelati: oltre a rinfrescarli, questi ‘strumenti’ sono una forma di arricchimento ambientale e –spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìaconsentono agli animali di aguzzare l’ingegno per trovare il cibo”.

 

Nella foto: Kasih, maschio di tigre di Sumatra, emerge dall’acqua dopo un bagno nella piscina naturale presente nell’area. Ma anche l’elefante asiatico Lakshmi si fa il bagno nel vascone e gli ippopotami pigmei trovano refrigerio in pozze d’acqua create dai guardiani.

 “I nostri animali scelgono se uscire all’aperto.  Oppure rimanere nei ricoveri interni ”  –conclude Coccìa- hanno a disposizione ampie zone d’ombra, grandi vasche dove immergersi, come per elefanti, tigri, macachi e lupi, piscine, come per gli orsi”.

Federico Coccìa

Storia del Bioparco:

Il Giardino Zoologico di Roma ha una storia illustre.

Nasce nel 1908 ad opera di un gruppo di finanziatori che fondano la ‘Società Anonima per il Giardino Zoologico’ con lo scopo di creare un luogo di attrazione e spettacolo, per mezzo della grandiosa collezione faunistica.

All’epoca, la concezione di Zoo era ben diversa da quella attuale e nasceva con uno scopo puramente ludico piuttosto che educativo e scientifico. L’obiettivo primario era il divertimento del pubblico, per mezzo dell’esposizione di animali rari e particolari.

Lo Zoo, ben 12 ettari costruito nella porzione Nord di Villa Borghese.  Fu inaugurato con gran successo, il 5 gennaio 1911 alla presenza del Sindaco Nathan.

Il Giardino Zoologico fu realizzato per intero da Carl Hagenbeck, un appassionato commerciante di animali, e dal suo staff che avevano da poco realizzato il famoso Zoo di Stellingen (Amburgo) considerato all’epoca il massimo della modernità e spettacolarità .

Lo Zoo infatti, venne costruito con la nuova concezione dello Zoo privo di sbarre in cui le gabbie furono sostituite da fossati.

La stessa tecnica sarebbe stata utilizzata anche nella realizzazione dello Zoo di Roma.

Lo zoo divenne in poco tempo uno dei più importanti d’Europa superando in bellezza anche quelli di Parigi e Berlino costruiti con vecchi sistemi.

Foto: Archivio Bioparco – Massimiliano Di Giovanni

Storia tratta da “Bioparco”