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I racconti di Richard Bausch sul grande schermo nei “Vulnerabili” di Gilles Bourdos

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"Vulnerabili"
Uno scrittore americano e un regista francese, il connubio ne fa scaturire un film dai lineamenti nuovi, toccante, profondo ed allo stesso tempo di rinascita

Le storie di Bausch raccontano di famiglie, amori e intrighi comuni che nel lungometraggio diventano più reali della vita vera. Tre famiglie si intrecciano nei “Vulnerabili”: una giovane coppia appena sposata (Josephine & Tomasz) che svela dopo la prima notte di nozze la violenza del possesso, due genitori con una figlia innamorata di un uomo molto più vecchio di lei (Melanie & suo padre) e un figlio con la madre ricoverata in psichiatria (Anthony & sua madre). All’inizio sembrano tutte strade senza uscita, impasse, ma la grandezza delle storie di Bausch è quella di rendere semplice e positiva anche la complessità dei sentimenti. La libertà è la chiave comune alle tre trame che sembra irraggiungibile mentre è a portata di mano.

Un film dall’impronta americana ma dal delicato tocco francese, omaggiato anche dalle splendide riprese di Nizza città natale del regista.

Bourdos ci indica la strada non eliminando i sensi di colpa, gli errori e la cadute dei protagonisti imperfetti come se fossero reali e, anche se il lieto fine è trainante nei film americani qui è mescolato alla cultura europea nella sceneggiatura rivista dal regista tratta da “The short stories of Richard Bausch”.

“Vulnerabili” è al cinema dal 9 luglio distribuito da Movies Inspired.

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