Home Sport As Roma Conferenza Stampa di Under, il nuovo arrivato nella società

As Roma Conferenza Stampa di Under, il nuovo arrivato nella società

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Foto: @Enrica Mosca

Nella sala conferenze del Fulvio Bernardini, Cengiz Under ha risposto alle domande dei giornalisti insieme al dirigente sportivo Monchi

Monchi prende subito la parola: “Probabilmente Under è il giocatore meno conosciuto di quelli acquistati quest’anno. Per me è una sfida importante. Avere qui con noi un calciatore richiesto dai club più importanti è merito della sua volontà, della società e in particolare del presidente che mi ha dato fiducia nell’acquistarlo e questo mi rende contento perché ritengo che sia un calciatore utile per il presente e per il futuro”.

Foto: @Enrica Mosca

 

DOMANDE A MONCHI:

Qual è il processo che porta la Roma alla scelta di un talento così giovane?

“Probabilmente è meno conosciuto ai tifosi, ma non per gli addetti ai lavori. Lui fa parte della nazionale turca ed ha solo 19 anni. Meritava di essere segnalato ed io lo conoscevo già. Nella Roma eravamo alla ricerca di un calciatore mancino che giocasse a destra e abbiamo pensato subito a lui”. 

Da quanto tempo seguiva under? È stato difficile prenderlo?

“Il tempo nel calcio è sempre di meno. Abbiamo fiducia nel calciatore e quindi abbiamo il tempo di aspettarlo. È un ragazzo intelligente e si ambienterà presto. C’è stata molta concorrenza soprattutto dall Inghilterra perché è un bravo calciatore. Per fortuna la Roma è un club che attira e siamo riusciti a portarlo qui”. 

Che idea si è fatto dell operazione Neymar?

“Effettivamente mi crea un po’ di disagio e mi fa paura, di questo passo non so dove arriveremo. Non so se è legare fare quello che ha fatto il psg. Non spetta a me giudicare. Noi dovremmo essere lo specchio della società e non lo siamo”. 

Emre Mor è una pista concreta?
“Ieri mi hanno rivolta la stessa domanda. Oggi per evitare di tornare su questo tema dico che è un giocatore interessante ma la Roma non nutre particolare interesse. Come turco abbiamo Under e siamo contenti di avere lui”.

Ha interpellato Totti per sapere cosa ne pensava di Under? Gli ha fatto vedere una cassetta?

“No non gliel ho fatta vedere. Quando l’ho incontrato qui a Trigoria mi ha chiesto quali fossero le sue caratteristiche e gliele ho spiegate. Quando si sono visti Totti ha parlato con il ragazzo, si sono fatti foto insieme e Under era molto contento. Totti ha dimostrato ancora una volta la sua grandezza”.

Secondo lei per riportare 65mila tifosi allo stadio si dovrà spendere per forza o c’è un metodo tenendo un profilo più basso?

“Sono 3 mesi che sono arrivato a Roma e sono stato all’Olimpico tre volte e in due di queste, con la Juventus e con il Genoa, credo che ci siamo avvicinati a questa quota. Non è una mia aspirazione portare 65mila persone allo stadio, ma vincere con la Roma. Il resto viene di conseguenza. Credo che i tifosi romanisti siano sufficientemente intelligenti per capire che non servono grandi acquisti per andare allo stadio, perché i giocatori forti sono già qui. La Roma ha Strootman, Nainggolan, Dzeko, Florenzi, De Rossi. Non esiste un gancio migliore per attirare il pubblico”. 

Che effetto le farà tornare a Siviglia in quello stadio che lei conosce molto benne?

“È difficile spiegare, dopo 29 anni è difficile tornare a casa con una squadra diversa dal Siviglia. È difficile da gestire, soprattutto per una persona dalla lacrima facile come me. Sara un giorno speciale, ma sono contento di andare nella mia città con la mia squadra attuale”.

Foto: @Enrica Mosca

 

DOMANDE A CENGIZ UNDER:

Cosa ti attrae e cosa ti spaventa del calcio italiano?

“Io vengo da una lega quasi simile a quella italiana. Si gioca forte sia in difensiva che in attacco, quando è arrivata l’ occasione del trasferimento sono stato contento. Mi abituerò presto a questo calcio e non credo che avrò problemi in futuro”. 

Quali sono le tue prime impressioni sui tuoi compagni?

“Quando sono arrivato era il mio compleanno e all’ aereoporto mi hanno accolto benissimo. Per il momento non parlo italiano e questo può creare problemi, ma sto facendo lezioni per impararlo subito”.

 

Under ti senti pronto a giocare subito titolare? Cosa pensi quando ti dicono che sei il dybala turco?

“Mi sento molto pronto, ero pronto anche in Turchia. In un anno ho segnato 7 gol e dimostrato le mie qualità calcistiche. Poi a lungo andare le vedremo insieme. Anche in Turchia mi chiamavano così per la somiglianza fisica, ma io ho le mie caratteristiche e ve ne accorgerete”.

 

Recentemente hai incontrato Totti: cosa vi siete detti? Che effetto fa arrivare a Roma l’ anno in cui il giocatore più importante della storia ha smesso?

“Io l ho conosciuto il 2′ giorno che stavo qui. Ho visto i suoi video tante volte, tifavo per lui. Mi è dispiaciuto che ha lasciato il calcio, potevo imparare molto da lui”.

Con Di Francesco come ti trovi? Cosa pensi del cambiamento di allenatore della Nazionale Turca? Ti chiameranno?

“La Nazionale Turca spero mi richiami. Con di Francesco parliamo a gesti, lui si fa capire con i suoi gesti e io con i miei. Prendo lezioni di italiano per poter parlare italiano il prima possibile”.

In questi primi giorni che differenze hai riscontrato di diverso nell allenamento italiano rispetto a quello turco?

“Qua noi facciamo doppio allenamento, siamo sempre in palestra e in Turchia non era così. Qua la disciplina è molta di più rispetto alla Turchia”.

Cosa rappresentava per te il calcio italiano prima di accettare la proposta della Roma? Hai parlato con qualche connazionale che ha giocato in Italia?
“Ho parlato con Emre Belozoglu. Lo conosco molto bene e mi sento molto fortunato per questo. Ci siamo sentiti al telefono, mi ha detto che il calcio italiano è molto duro come sempre, però lui giocava a centrocampo mentre io sulla fascia destra. Abbiamo ruoli diversi, vedremo le differenze”.

Anche Uçan chiamo ha giocato un periodo breve nella Roma, hai parlato anche con lui? 

“Si ho parlato con lui e mi ha detto che mi adatterò presto alla Roma. I colleghi saranno vicini a me per farmi adattare alla lingua. Io devo dimostrare le mie qualità e voglio piacere ai romani e ai nostri dirigenti”.

Senti di avere la personalità giusta per affrontare quest’ ambiente?

“Mi sono informato della cultura italiana prima di venire qui. La cosa che ho notato è che i cibi sono molto simili a quelli turchi.  Non ho trovato nessun problema fino ad ora e sono molto felice di stare qua, i compagni hanno un bel comportamento e vogliono fare amicizia con me, questo mi fa molto piacere”.

 

 

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